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Archizoo: come sarebbero gli edifici se fossero animali

Benvenuti nel primo Archizoo al mondo dove gli animali assomigliano alle più famose architetture in una serie di divertenti immagini realizzate dall’artista Federico Babina.
A cura di Clara Salzano
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Immagine

A tutti sarà capitato, da piccoli soprattutto, di riconoscere forme di animali o volti umani nelle nuvole, di facce nella luna o di associare alle costellazioni specifiche immagini di elementi a noi ben noti. Tale tendenza istintiva e automatica non è pazzia ma frutto di un fenomeno ben noto chiamato Pareidolia, cioè l'illusione subcosciente che ci spinge a trovare strutture ordinate e forme familiari in immagini disordinate. Un esempio lampante e quotidiano, al di là dell'immaginazione infantile, è ad esempio la facilità con la quale riconosciamo volti umani che esprimono emozioni in segni stilizzati quali le emoticon. Proprio sfruttando questa tendenza insita nella coscienza umana, l'artista Federico Babina ha realizzato una serie di illustrazioni in cui scorge nelle forme architettoniche profili animali riconoscibili. Famose opere di architettura si raccolgono così in un zoo dove gli animali sono fatti da edifici: benvenuti al primo Archizoo al mondo.

Federico Babina spiega così il suo Archizoo: "Quando ero un bambino volevo essere un architetto e ora che sono un architetto vorrei a volte tornare alla mia infanzia. La nostra mente è in grado di raccogliere, registrare e memorizzare milioni di immagini. Una cosa che mi interessa sempre è l'associazione che possiamo fare tra queste immagini. Le informazioni che raccogliamo con la conoscenza incrementa l'esperienza, ma a volte sembrano inibire la fantasia e limitare la libertà di immaginazione. In realtà penso che l'esperienza sia in grado di migliorare la capacità di immaginazione e creare relazioni visive e affinità. Come in una "Pareidolia" architettonica mi sono divertito a guardare e riconoscere il profilo di animali nelle forme architettoniche: si tratta di un esercizio di creatività e immaginazione semplice ed efficace che è lo sviluppo di un "pensiero elastico": il pensiero pensa e l'immaginazione vede. Come nel "Il piccolo principe" si viene invitati a vedere oltre il disegno di un cappello e a scoprire il contorno di un boa intento a digerire un elefante. Il nostro sguardo non è in grado di cogliere l'invisibile e la nostra ragione disegna meccanicamente conclusioni e emette i suoi rigorosi giudizi basati unicamente sulla prova dell'aspetto. Ho cercato di non inviare informazioni razionali al cervello per riconoscere le cose attraverso la conoscenza, ma lasciare la mia mente libera di cercare un associazione istintiva. Non vedere una costruzione e interpretarla come tale, ma vedere l'elefante che racchiude. Archizoo è una serie di illustrazioni in cui gioco seriamente con volumi e forme. Famose opere di architettura si accumulano in uno zoo in cui gli animali sono composti da architetture".

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