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aVOID: come vivere in 9 metri quadrati

Arredi a scomparsa e spazi flessibili, aVOID è la mini-casa mobile Made in Italy, realizzata dall’architetto Leonardo Di Chiara, che permette di vivere in un piccolo ambiente ma con tutte le comodità di una casa tradizionale.
A cura di Clara Salzano
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aVOID + Leonardo Di Chiara - Photo credit GIACOMO TERRACCIANO
aVOID + Leonardo Di Chiara – Photo credit GIACOMO TERRACCIANO

Misura appena 9 metri quadrati la casa mobile dell'architetto Leonardo Di Chiara ma non manca di nulla. Alta quattro metri, lunga cinque e larga due, aVOID è un prototipo di mini-casa Made in Italy che dispone di tutti i comfort necessari per la vita quotidiana. A progettarlo è stato l'architetto italiano Leonardo Di Chiara, in collaborazione con la Tinyhouse University, che fino a marzo 2018 vivrà nella sua tiny house all'interno del "Bauhaus Campus": un villaggio sperimentale temporaneo, ospitato nel parco museale del Bauhaus-Archiv / Museum of Design di Berlino. L'obiettivo? Dimostrare che vivere in 9 metri quadrati è possibile, senza rinunciare a nessuna comodità di una casa tradizionale.

Il progetto

aVOID è un vuoto trasformabile, tutto è studiato nei minimi dettagli per trasformare uno spazio di soli 9 metri quadrati in un luogo vivibile ed accogliente. Qui Leonardo Di Chiara, 27 anni, sta vivendo la sua "esperienza abitativa". aVOID è la prima "mini-casa" interamente progettata e prodotta in Italia, nello specifico nel noto "Distric of Furniture" di Pesaro, oggi presente nel "Bauhaus Campus" dove altri giovani stanno sperimentando soluzioni abitative alternative alla casa tradizionale. I 9 metri quadrati di aVOID è la misura della stanza del giovane architetto italiano nella casa dei genitori a Pesaro, in Italia: "Sono stato costretto ogni giorno a imparare come organizzare il mio spazio per ospitare i miei amici a giocare o dopo per studiare e per inserire tutti i miei effetti personali nei pochi armadietti che c'erano nella stanza. Dall'esperienza passata nella mia stanza ho imparato l'importanza del vuoto, dal punto di vista funzionale e fisiologicamente parlando. Questo è il motivo per cui ho iniziato a sviluppare mobili trasformabili dove tutto può essere nascosto nello spessore della parete quando non viene utilizzato, avendo come risultato "un vuoto" pronto per essere usato ancora".

La costruzione

aVOID è totalmente Made in Italy. Dal rimorchio alla struttura del telaio, dall'isolamento alle finestre, dai mobili agli elettrodomestici, tutto è stato realizzato con prodotti di aziende italiane. La mini-casa è composta da un'unica stanza vuota, priva di qualsiasi mobile a vista. Tutti gli arredi dell'abitazione sono compresi nello spessore della parete e attivati attraverso dispositivi mobili che trasformano lo spazio abitativo in base alla funzione desiderata. aVOID è camera da letto, cucina, bagno, sala da pranzo, studio e spazio per la riflessione o l'intrattenimento. Leonardo Di Chiara qui dorme, studia, mangia da solo o con gli amici, e organizza anche feste. aVOID comprende un letto pieghevole, tavoli, sedie, cucina, una scala e una terrazza sul tetto, tutti realizzati in legno. Il letto reclinabile si trasforma in divano che diventa anche una seduta quando si apre il tavolo pieghevole. aVOID è ancora in fase di costruzione definitiva e sperimentazione per completare la quale è stata indetta una campagna di crowdfunding su Indiegogo. Dopo "l'esperienza abitativa" nel Bauhaus Campus Berlin fino a marzo 2018, aVOID tornerà in Italia per viaggiare tra Milano, Padova, Roma, Bologna e Torino e tornare dove è stato realizzato, a Pesaro.

Vivere all'interno di aVOID non è, nel mio caso, solo una sfida minimalista misurabile in metri quadri. Piuttosto un'intima relazione che, da qualche mese, mi sta mettendo a contatto diretto con la mia prima creazione da architetto. Mi capita spesso di fermarmi a riflettere osservando lo spazio nelle sue diverse configurazioni d'utilizzo. L'esperienza abitativa mi permette di testare, cambiare e sperimentare nuove soluzioni. Per questo definisco aVOID un prototipo aperto: un cantiere in continua evoluzione. La casa è un piccolo manuale di istruzioni al riduzionismo. È lei stessa che ti insegna e ti spinge a privarti degli oggetti inutili, a consumare meno acqua e meno energia, a riporre i vestiti nel loro posto e a lavare i piatti subito dopo mangiato. Il vuoto, che si ottiene richiudendo tutti gli arredi a scomparsa, è il rifugio della mia creatività. L'assenza di qualsiasi distrazione visiva legata agli oggetti personali o alle attività quotidiane lascia spazio alla mia immaginazione, che si riversa nei miei progetti futuri.
Leonardo Di Chiara

L'ispirazione

La piccola casa su ruote di Leonardo Di Chiara si rifà all'equilibrio del vuoto, da qui il gioco di parole scelto per il nome "aVOID". Il progetto si collega a decenni di riflessione sul concetto dell'abitare, del existenzminimum del Movimento Moderno, del "less is more" e del movimento di Tiny House che dagli anni '70 ha interrogato le possibilità di vivere in case piccole e mobili per evitare la pressione della società. aVOID è frutto di un cambiamento degli stili di vita e il Bauhaus Campus diventa il terreno di sperimentazione di nuovi modelli abitativi per nuove comunità urbane. Venti designer e innovatori provenienti dalla scena culturale e la comunità di start-up internazionale stanno creando insieme nel cuore di Berlino a nuovo modello per una società più equa. I progettisti, come Leonardo Di Chiara, hanno la possibilità di vivere all'interno delle loro minuscole case per verificare la reale fattibilità di vita. aVOID, nel contesto del Bauhaus Campus, analizza la possibilità di case a schiera all'interno del movimento delle "Tiny House": essendo aperta solo sul fondo, aVOID consente l'uso di piccole case in fila, aprendo la possibilità per nuove strategie temporanee di pianificazione urbana. "aVOID è una minuscola casa di storie", spiega Di Chiara, "progettata e costruita per aumentare la consapevolezza tra i politici, città, popolazione cittadina e in genere tutti gli abitanti del futuro, di una nuova tipologia abitativa. Prendendo spunto dalla mobilità, riduzione e sostenibilità, mira a trovare una soluzione per una vita indipendente nelle grandi metropoli".

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