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Biennale di Venezia 2020: il Padiglione egiziano mostra l’impatto dell’uomo sulla Terra

Lo studio Cosmos Architecture ha presentato la sua proposta per il Padiglione egiziano alla prossima Biennale di architettura di Venezia del 2020 che si terrà dal 23 maggio al 29 novembre 2020, Sulla base del tema lanciato dal curatore della 17. Mostra Internazionale di Architettura, Hashim Sarkis, il padiglione egiziano è una riflessione sull’impatto dell’uomo sulla Terra.
A cura di Clara Salzano
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Dal 23 maggio al 29 novembre 2020 si terrà alla Biennale di Venezia la la 17. Mostra Internazionale di Architettura. Curata dall’architetto, docente e ricercatore Hashim Sarkis, l'edizione di quest'anno si interroga sul tema "How will we live together?". Lo studio Cosmos Architecture ha presentato la sua proposta per il Padiglione egiziano come una riflessione sull'impatto dell'umanità sul Pianeta Terra.

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"Il mondo sta lanciando nuove sfide all'architettura", ha detto Sarkis, curatore della 17. Mostra Internazionale di Architettura che dal 2015 è Preside della School of Architecture and Planning al Massachusetts Institute of Technology (MIT). Sarkis ha una laurea in Architettura e una in Belle Arti conseguite alla Rhode Island School of Design, oltre che un master e un dottorato in Architettura alla Harvard University. E la proposta di Cosmos Architecture per il Padiglione Egiziano alla prossima Biennale di Architettura coglie apunto questa sfida realizzando una struttura che si interroga sulle preoccupazioni ambientali e le catastrofi naturali che si verificano all'inizio del 21° secolo in Egitto, come il degrado del suolo, la perdita di terreni coltivabili e l'aumento della siccità e della desertificazione.

Il Padiglione egiziano per la Biennale di Venezia 2020 si intitola "filigrane – sopravvivendo all'antropocene": "L'umanità è l'attore in un'era di accelerata crisi planetaria che si è recentemente guadagnata una nuova epoca geologica chiamata antropocene. Sulla base delle prove schiaccianti che l'attività umana si è contrassegnata come una delle principali forze della natura.", spiegano gli architetti di Cosmos, "In questa nuova era assistiamo a un degrado della terra senza precedenti e alla perdita di seminativi da 30 a 35 volte il tasso storico. anche la siccità e la desertificazione sono in aumento ogni anno, il che equivale alla perdita di 12 milioni di ettari e colpisce le comunità povere di tutto il mondo. Delle 8.300 razze animali conosciute, l'8% è estinto e il 22% è a rischio di estinzione. L'Egitto sta assistendo a un'enorme perdita della sua biodiversità, circa 95 specie di piante, insetti, uccelli e animali sono in pericolo di estinzione a causa della rapida urbanizzazione che sta conquistando le terre agricole, i cambiamenti demografici, il consumo eccessivo e l'uso di tecnologie che danneggiano l'ambiente, ora combinate con i cambiamenti climatici, stanno spingendo il nostro paese e il nostro pianeta ai suoi limiti. Il padiglione è una vetrina per i contributi che mirano all'equilibrio della diversità ecologica in Egitto, per controllare l'espansione della terra e per introdurre la natura nella città, creando un nuovo ambiente urbano simbiotico".

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