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Bonus casa e ristrutturazione 2019: tutto quello che c’è da sapere

Buone notizie sul fronte delle detrazioni fiscali. Il governo conferma che per tutto il 2019 si potrà usufruire ancora del bonus casa e ristrutturazione. Gli esperti di Habitissimo ci spiegano tutto quello che bisogna fare, i documenti, i bonifici e le comunicazioni da presentare per ottenere il bonus casa.
A cura di Clara Salzano
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Buone notizie sul fronte delle detrazioni fiscali. Il governo conferma che per tutto
il 2019 si potrà usufruire ancora del bonus casa e ristrutturazione. I punti da tener presente sono molti ed è per questo che per poterne approfittare, è importante seguire le giuste procedure. Gli esperti di Habitissimo spiegano di seguito tutto quello che c’è da fare. "Innanzitutto è importante chiarire che le possibilità per risparmiare continuano ad essere molteplici":

Ecco una lista dei bonus:
➢ Bonus ristrutturazione: la detrazione è prevista in misura del 50% (da suddividere in 10
quote annuali) fino ad un tetto di spesa massimo di 96.000 Euro.
➢ Ecobonus: resta ma in misura inferiore per alcune fattispecie (50% invece che 65%, per
sostituzione di infissi, schermature solari, impianti di climatizzazione invernale tramite caldaie
a condensazione e a biomassa). La grande novità è che è stato esteso anche agli interventi
sulle abitazioni di edilizia popolare.
➢ Sismabonus: se (insieme agli interventi di ecobonus) vengono effettuati anche lavori di
sismabonus per la riduzione del rischio sismico dei condomini, lo sconto può arrivare fino
all’85% della spesa totale.
➢ Bonus mobili: prorogato, a patto che rientri in un intervento di ristrutturazione edilizia.
➢ Bonus verde: confermato per la riqualificazione di terrazzi e giardini (nonché per il
rifacimento delle facciate dei palazzi) nella misura del 36% della spesa.

Come fare

Per poter accedere alle detrazioni IRPEF concesse dal governo è importante seguire la giusta
procedura. Per cominciare si dovrà prestare attenzione alle scadenze, fissate per legge, per la
richiesta dei bonus. Indispensabile poi conservare tutta la documentazione utile, dalle fatture ai
bonifici di pagamento, passando per progetti e concessioni. Infine bisogna ricordarsi di compilare con cura la dichiarazione dei redditi, nella quale sarà necessario inserire i dati catastali dell’immobile
oggetto di ristrutturazione oltre ovviamente alle spese sostenute.

Pagamenti: il bonifico "parlante" : Per poter richiedere la detrazione fiscale è necessario che i pagamenti siano effettuati con il “bonifico parlante” , un tipo di bonidico ben diverso e più specifico del bonifico ordinario, dovendo contenere tutti i seguenti dati:
● causale del versamento (Bonifico relativo a lavori edilizi che danno diritto alla detrazione
prevista dall’articolo 16-bis del Dpr 917/1986), indicante anche gli estremi della fattura che si
sta pagando
● codice fiscale del beneficiario della detrazione;
● codice fiscale o Partita Iva del beneficiario del pagamento.

Attenzione soprattutto alla data del bonifico: L’agevolazione cui hai diritto si riferisce dalla data del
bonifico di pagamento e non da quella della fattura che documenta la spesa, né quella di esecuzione
delle opere.

La comunicazione Enea: A partire dai lavori effettuati dal 1 gennaio 2018 è ora necessario inviare comunicazione all’ENEA sulle spese di ristrutturazione sostenute. Si tratta di un obbligo già previsto per chi intende accedere all’Ecobonus, esteso ora dal Legislatore anche alle ristrutturazioni edilizie.

La comunicazione presso l’ASL: Resta l’obbligo, nei casi previsti dalla legge, di inviare una comunicazione preventiva all'Asl contenente:
● generalità del committente dei lavori e ubicazione degli stessi
● natura dell'intervento da realizzare
● data di inizio lavori
● dati identificativi dell'impresa che eseguirà i lavoro con esplicita assunzione di responsabilità
da parte di questa in merito agli obblighi sulla sicurezza sul lavoro

Documenti da conservare

Come accennato sopra, è importante conservare qualsiasi documento che attesti l’inizio,
l’avanzamento e la conclusione dei lavori. Nello specifico, i documenti relativi all’immobile che vanno
conservati (da esibire in caso di controllo da parte dell’Agenzia delle Entrate) sono:
● domanda di accatastamento;
● ricevute di pagamento dell’imposta comunale sugli immobili;
● comunicazione preventiva all’ASL indicante la data d’inizio dei lavori, quando richiesta
● comunicazione ENEA, quando richiesta
● fatture e ricevute fiscali comprovanti le spese effettuate
● ricevute dei bonifici di pagamento
● dichiarazione di consenso del possessore all’esecuzione dei lavori;
● abilitazioni amministrative richieste dalla legge in relazione alla tipologia di lavori da realizzare
(concessione, autorizzazione, comunicazione inizio lavori, dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà)
● delibera assembleare di approvazione dell’esecuzione dei lavori ( nel caso di lavori riguardanti le parti comuni di edifici condominiali)

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