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Bowl Chair, la sedia che Arper presenterà al prossimo Salone

Nel suo showroom di Milano, il progetto che nasce in collaborazione con l’Instituto Lina Bo e P.M. Bardi in Brasile.
A cura di Valentina Pepe
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In occasione del Salone del Mobile 2013 Arper presenta un’edizione limitata in pelle e nuove finiture della Bowl Chair, disegnata nel 1951 da Lina Bo Bardi (architetto protagonista del modernismo brasiliano). 

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Arper in questa nuova sfida pone l'accento  sull'approccio e il metodo umanistico utilizzato da Lina Bo Bardi, che lei stessa applicava ad ogni opera ed ogni arte che andava ad intraprendere. La sua sua carriera è pura espressione alla sua creatività, spaziò infatti dall'architettura, al design, dalla scenografia, all'illustrazione, passando per l'editoria e la moda e mettendo sempre gli esseri umani al centro del progetto. La poltrona Bowl Chair, già presentata in un prototipo da Arper nel 2012 in occasione della mostra “Lina Bo Bardi: Together” presso la British Council Gallery di Londra, torna in una nuova veste. Il cambiamento nelle tecniche nel corso dei tempi ha richiesto un' interpretazione da parte dell'azienda e il risultato lo ammireremo nella settimana dedicata  al mobile e al design.  La sfida, per Arper, è stata quella di rimanere fedeli al disegno originale, tenendo conto delle tecnologie attuali della produzione industriale.

Lina Bo Bardi, è stata un architetto italiano attiva nel panorama modernista brasiliano. Dopo la Laurea in Architettura conseguita a Roma, iniziò la sua carriera nello studio di Gio Ponti a Milano. Aprì poi il suo studio, il quale però non ricevette molte commissioni e venne distrutto durante un bombardamento nel 1943. Dopo quell'evento, divenne un'attivista del Partito Comunista Italiano. Negli anni seguenti documentò la distruzione che afflisse l'Italia negli anni della guerra, partecipando anche al Congresso Nazionale per la Ricostruzione. Fondò con Bruno Zevi il settimanale La Cultura della Vita. Dopo la guerra, sposò Pietro Maria Bardi con il quale si trasferì in Brasile nel 1946 . Qui trovò la sua felicità creativa. Divenne cittadina brasiliana nel 1951 e nello stesso anno completò il suo primo edificio come architetto, la "Casa di Vetro", nel nuovo quartiere di Morumbi a San Paolo del Brasile. Tra i suoi progetti più significativi  Museo di Arte Moderna di San Paolo.

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