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Carnevale a Venezia: alla scoperta dei luoghi più insoliti della città

Tra biblioteche dimenticate, orti segreti e palazzi spettacolari, Venezia nasconde luoghi inaspettati, lontani dai percorsi battuti dai turisti, da scoprire seguendo la guida “Venezia insolita e segreta” di edizioni Jonglez.
A cura di Clara Salzano
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Non importa quante volte si sia stati a Venezia o se ci sia abitati, la Serenissima riuscirà sempre a stupire per la sua unicità. Per quanto si creda di conoscere Venezia, ci sarà sempre un luogo di cui si ignorava l'esistenza, che si sia turisti o residenti. Non esiste nessun'altra città al mondo come Venezia e, ogni volta, può stupire con i suoi scorci suggestivi e le architetture affascinanti. Tanti i luoghi segreti della Serenissima, più di duecento tra palazzi privati, giardini nascosti e sottopassaggi sconosciuti che la guida “Venezia insolita e segreta” di Thomas Jonglez e Paola Zoffoli (della collana di edizioni Jonglez dedicata ai luoghi meno noti delle principali città del mondo)  vi porta a scoprire in un tour fuori dai giri turistici convenzionali.

Avete mai notato che solo due colonne del Palazzo Ducale di Venezia sono rosa? Sapevate che in alcune opere dello scultore Antonio Canova ci sono simboli massonici? avete mai navigato sotto l'unico canale sotterraneo di Venezia? La guida “Venezia insolita e segreta” vi conduce alla scoperta di 300 luoghi insoliti della città. Seguendo le descrizioni del volume potrete ripercorrere le tracce della Theriaca, cioè i luoghi dove veniva preparata questa pozione miracolosa di Venezia; ed è allora che arriverete davanti ad una singolare testa d'oro ai piedi del Ponte di Rialto dalla parte di S. Bartolomeo: questa particolare scultura di bronzo, sospesa nel vuoto, è l'antica insegna della Spezieria “Alla Testa d'oro” dove si produceva la migliore Theriaca della città. In passato infatti pochi sapevano leggere, così la Spezieria per essere ben visibile e riconoscibile da chiunque, creò questa particolare insegna.

Venezia cela tanti luoghi spettacolari, segreti non solo per i turisti ma anche per i propri abitanti ma anche ai turisti. Altri luoghi si differenziano perché, pur essendo più conosciuti, non vengono notati o nascondono elementi ricchi di significato che sono segreti alla maggior parte delle persone. Ad esempio sono in tanti ad ignorare, anche tra i residenti, che nella Chiesa di San Salvador c'è una pala d'argento risalente alla fine del XIV secolo: questo perché la pala è visibile soltanto tre volte all'anno (Natale, Pasqua e per la Trasfigurazione di Cristo, il 6 agosto); durante tutto il resto dell'anno la pala d'argento è nascosta dietro il quadro di Tiziano “La trasfigurazione del Cristo” che, solo tre volte l'anno, grazie a un sistema di contrappesi, viene nascosto nell'altare della chiesa, permettendo così di ammirare la pala.

Non tutti sanno che esiste un mercato del carcere femminile della Giudecca: ogni giovedì mattina lungo il rio delle Convertite tra le 9.00 e le 10.00, viene allestito un banco di frutta e verdura proveniente dall'orto del carcere; e a differenza dei comuni mercati, qui la roba non basterà per tutti e bisogna fare in fretta per riuscire a gustare qualcosa. Molti avranno invece notato che due colonne del loggiato superiore di Palazzo Ducale sono rosa, mentre tutte le altre sono bianche: vi siete mai chiesti perché? La leggenda racconta che il Doge avesse posto proprio in corrispondenza di queste colonne, durante le cerimonie; proprio da qui venivano anche annunciate le sentenze di morte; e proprio tra le due colonne si allestiva il patibolo,  di fronte alla Torre dell'Orologio, in modo che il condannato, potesse vedere l'ora della sua fine. Questi sono solo alcuni dei segreti di Venezia che è possibile scoprire con la guida “Venezia insolita e segreta” che ha vinto il premio come “Miglior guida di viaggio dell'anno” all'Independent Publisher Book awards.

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