Ecco perché c’è una casa sull’albero di cemento nella pineta di Fregene
Tra gli anni Sessanta e Settanta, Fregene, località costiera a circa 30 km da Roma, divenne molto popolari tra i ricchi romani che desideravano costruire la propria casa di vacanza in questo tratto di costa laziale. Gli architetti Giuseppe Perugini, sua moglie Uga de Plaisant, e in seguito il figlio Raynaldo Perugini, decisero di approfittare della propria casa per le vacanze per sperimentare nuove tecniche architettoniche e diverse forme di spazio abitativo. Così, tra il 1968 e il 1975, nasce Casa Sperimentale, conosciuta anche come Casa Albero, un'originale edificio in cemento sospeso tra i pini, progettato per essere costruito e ampliato a piacimento.
Fregene e la sua grande pineta sono stati la location ideale di molti film di Federico Fellini, come Lo Sceicco Bianco, Giulietta degli Spiriti e La Dolce Vita. È qui che è stata costruita Casa Albero, un edificio unico ispirato all'architettura brutalista e organica. Si tratta di una vera e propria casa sull'albero di cemento, progettata dalla famiglia di architetti italiani Giuseppe Perugini, Uga de Plaisant e il figlio Raynaldo Perugini, nel corso di sette anni. L'abitazione è una struttura modulare che può essere ampliata con elementi geometrici e sferici dove si inseriscono le varie stanze della casa. Casa Sperimentale è uno straordinario esperimento edilizio e fornisce una risposta raffinata, ponderata, organica e umana alla progettazione architettonica.
La casa è composta da tre volumi indipendenti: la Casa Sperimentale che sarebbe la casa principale vera e propria; la Sfera che consiste in una casa per gli ospiti separata, posta verso la parte posteriore del sito; e una recinzione perimetrale in cemento curvato circostante. L'edificio principale si presenta come un oggetto sospeso tra i pini con una griglia strutturale irregolare di colonne, simili a tronchi d'albero, e rami di cemento sovrastanti che reggono un baldacchino architettonico e a cui si accede attraverso una scala rossa. La struttura può essere estesa all'infinito creando un enorme complesso di case sull'albero in cemento. Tuttavia questo ambizioso progetto di Giuseppe Perugini e della sua famiglia non è mai stato realizzato.
Casa Sperimentale, che un tempo era al centro di una comunità di intellettuali e bohémien che viveva a Fregene durante le estati dai primi anni Sessanta alla fine degli anni Settanta, vessa in condizioni di abbandono e degrado e il suo futuro è incerto. Sabine Storp e Patrick Weber hanno collaborato con il fotografo Andy Tye e la società di scansione 3D ScanLAB per documentare l'edificio in un libro, "Casa Sperimentale" pubblicato da Barlett Living Laboratory, preservandolo visivamente nel suo stato attuale e lasciarlo alla memoria delle generazioni future.