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Chi era Flavio ‘Kampah’ Campagna: lo street artist morto per Covid era esposto anche al MoMA di NY

Addio a Flavio Campagna, in arte Kampah o F CK, uno dei pionieri della motion graphics televisiva, designer, regista, pittore, illustratore, fotografo e artista di stencil di fama internazionale che ha lavorato ovunque, da Roma a Londra, Los Angeles e Sydney. La sua era un’arte contro il potere. Le sue opere puntavano l’occhio sui più grandi leader della terra come Trump, Putin, Salvini, Berlusconi, trasfigurandoli in popolari oggetti di attenzione visiva.
A cura di Clara Salzano
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"Non c'è vita e non c'è morte, siamo una cosa sola", queste sono state le parole di Flavio “Kampah” Campagna, regista, pittore, disegnatore, illustratore, fotografo e stencil artist di fama internazionale, nel suo ultimo video condiviso sui social prima di spegnersi all'età di 59 anni. Campagna era ricoverato nel reparto Covid dell'ospedale Maggiore di Parma e ad annunciarne la scomparsa è stato il fratello Gino.

“Kampah è un concetto, un ideale e come tale non muore ma vive nelle persone che, come noi, l'hanno conosciuto. Vive in noi, con noi, non ci abbandona. Ci ricorda che l'impossibile è possibile, che la vita è valida solo se vissuta fino in fondo come ha fatto lui", scrive il fratello Gino su Facebook. Flavio Campagna, in arte Kampah o F CK, è stato uno dei pionieri della motion graphics televisiva lavorando da Roma a Londra, Los Angeles e Sydney. Era un designer, regista, pittore, illustratore, fotografo e artista di stencil di fama internazionale. La sua era un'arte contro il potere. Trump, Putin, Salvini, Berlusconi erano tra i soggetti preferiti nelle opere di “Kampah” che puntava l'occhio, e il dito, sui più grandi leader della terra, trasfigurandoli in popolari oggetti di attenzione visiva.

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Flavio “Kampah” Campagna ha vissuto e lavorato tutta la sua vita in diversi luoghi in tutto il mondo, a partire dalla sua città natale Parma, in Italia, a Londra, Roma, Los Angeles, San Francisco, Amsterdam , Bali e Sydney. A Los Angeles negli anni '90 è stato uno dei pionieri della grafica animata per la TV. Il suo stile e i suoi lavori per la televisione sono stati molto influenti per molti designer e registi moderni di tutto il mondo, tanto da essere esposto nella collezione permanente del MoMA con una sua pubblicità.

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Più di recente Kampah o F CK è stato anche tra gli artisti che hanno preso parte al progetto GraArt, che ha visto la realizzazione di opere di arte urbana sui muri del Grande Raccordo Anulare a Roma per vivacizzare la periferia della capitale. Il murale di Kampah colora una parete alta 4 metri e lunga 45 metri a Cinecittà e si rifà al film Peplum degli anni Cinquanta e Sessanta. L'opera raffigura Steve Reeves in sette colori diversi come sette erano i Re di Roma. Anche il cantante Morgan ricorda il suo amico street artist con queste parole: “Flavio Campagna, in arte Kampah, artista visivo modernissimo, grande inventore di tecniche, sperimentatore, fotografo, regista, grafico, designer, non c'è area dell'arte dell'immagine e il segno che Kampah non ha praticato e anticipato, il suo lavoro resterà”. “Flavio Kampah – aggiunge il cantante – era la persona più buona e tranquilla del mondo, con lui era sempre tutto molto bello, facile, perché aveva una sicurezza interiore, una persona di cui fidarsi, un uomo vero, un padre, un fratello , mi mancherai tanto, amico mio".

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