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Dalle fattorie agli orti sui tetti: come ti riuso fabbriche e terrazze in città

Largo alla coltivazione aeroponica ed idroponica: sempre più strutture abbandonate o tetti degli edifici delle metropoli vengono destinati all’agricoltura urbana per portare sulle tavole prodotti biologici a km 0.
A cura di Clara Salzano
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È ormai una tendenza mondiale quella di destinare vecchi spazi in disuso o tetti e terrazze degli edifici in città a coltivare prodotti per la tavola. Tale moda non poteva che provenire dall'America dove alcuni ristoranti di Manhattan hanno deciso di installare il proprio orto-fattoria sui tetti dei propri edifici così da garantire ai propri clienti prodotti realmente a km 0 e biologici. Il fenomeno, conosciuto come "Roof to Table", sta contagiando le tavole di tutto il mondo fino ad arrivare anche in Giappone.

Roof to table

Sfruttando i principi dell'agricoltura aeroponica o idroponica, sempre più tetti in città, o edifici non utilizzati, vengono trasformati in vere e proprie fattorie verticali. Gli chef di tutto il mondo possono finalmente coltivare i prodotti necessari ai propri menù e portare in tavola piatti controllati dalla produzione alla lavorazione. L'agricoltura urbana, utilizzando una percentuale di acqua molto inferiore rispetto a quella tradizionale, è ideale anche in posti colpiti da grandi siccità come la California, ad esempio. Intanto è New York a presentarsi con il maggior numero di ristoranti che utilizzano l'agricoltura aeroponica per i propri prodotti. RL King, lo chef del The Heath e Gallow Green al The McKittrick Hotel, prevedono di coltivare circa 70 – 80 libbre di pomodori a settimana, e dai 10 ai 15 chili di basilico quest'anno, oltre ad aver raggiunto già l'anno scorso grosse quantità di lattuga, zucca, cetrioli, cavoli e rucola per il proprio ristorante. Tali tecniche di coltivazione alternativa, oltre ad assicurare sulla tavola prodotti biologici, controllati e a km 0, contribuiscono fortemente al piano d'azione per combattere il riscaldamento globale.

L'agricoltura aeroponica ed idroponica

A differenza dell'agricoltura tradizionale, l'agricoltura aeroponica ed idroponica costituiscono alternativi processi di sviluppo delle piante senza bisogno di terreno o di acqua. Grazie a sostanze nutritive specifiche per le piante, spruzzate sulle loro radici nude, ad un uso dell'acqua inferiore anche del 90 per cento in meno dell'agricoltura tradizionale, e ad un substrato inerte che sostituisce la terra, è possibile coltivare in qualsiasi luogo e condizione, da ambienti abbandonati ed in disuso a tetti di metropoli inquinate. Anche Microsoft ha raccolto la sfida, conducendo un esperimento di agricoltura urbana che utilizza una combinazione di torri aeroponiche e idroponiche per coltivazioni indoor grazie a macchinari automatizzati, e guidati da uno schermo, chiamati Coltivatori urbani, che ospitano il prodotto e controllano l’irrigazione, i cicli di luce e la ventilazione per far crescere al meglio le piante. Microsoft, come tanti ormai, punta su coltivazioni indoor per evitare il rischio di attacchi di parassiti e dunque limitare l'uso di pesticidi.

Coltivazioni aeroponiche ed idroponiche nel mondo

Il Barclays Centre a Brooklyn diventerò il più grande tetto verde installato su un palazzetto dello sport degli Stati Uniti. Anche la Francia ha aderito a tale tendenza stabilendo per legge che tutti i tetti dei nuovi edifici in zone commerciali fossero coperti in parte o in toto da piante o pannelli solari. In Giappone una vecchia fabbrica Toshiba destinata alla produzione di floppy disc, oggi in disuso, è stata trasformata in un centro per la coltivazione di lattuga. Altri piani di riconversione analoghi sono in corso a Dubai e Singapore. Questa tendenza alimentare urbana contribuisce a ridurre l'impronta di carbonio lavorando significatamente alla salvaguardia del Pianeta per questa generazione e la prossima.

Lo stabilimento Toshiba di Yokosuka in Giappone trasformato in un centro per la coltivazione idroponica di lattuga.
Lo stabilimento Toshiba di Yokosuka in Giappone trasformato in un centro per la coltivazione idroponica di lattuga.
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