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Costa Concordia: com’erano gli interni della nave dei sogni, infranti

Centro benessere, casinò, bar, ristoranti, teatri: ecco com’era il design di uno dei gioielli di Costa Crociere, capolavoro del lusso made in Italy.
A cura di Clara Salzano
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Un “tempio galleggiante del mare” la definiva la Costa Crociere, e oggi che la Costa Concordia è quasi del tutto riemersa dopo il tragico naufragio del 13 gennaio 2012, riporta la memoria all’immagine originaria di quella che era la più imponente ammiraglia della marineria italiana.

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Gli interni della nave erano stati disegnati dall'architetto americano Joe Farcus, icona della “fun ship”, ed erano ispirati a un percorso tematico rappresentato dagli stili architettonici e artistici delle principali città europee, dall’antica architettura classica greca al design post-moderno degli anni 1970. “C'è un racconto vero e proprio qui, e ogni camera è parte di una storia”, diceva Farcus, “Io paragono la nave ad un buon libro: una volta che ne entri in contatto, non puoi smettere di girarne le pagine”.

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Tredici bar, cinque ristoranti, un teatro, un percorso jogging di 170 metri, casinò, discoteca, un campo da golf e un club per i bambini con piscina riservata, distribuiti in 290 metri di lunghezza per 52 metri d'altezza, con 1500 cabine per una capacità totale di 3.700 passeggeri, erano solo alcuni degli ambienti caratteristici della più grande nave da crociera in Europa per capacità di passeggeri.

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Una delle principali innovazioni della Costa Concordia era il Samsara SPA, un’esclusiva area benessere di 1.900 metri quadrati, distribuita su due ponti, la più grande beauty farm galleggiante mai costruita, con palestra, terme, piscina per talassoterapia, sale per trattamenti di bellezza, saune e bagno turco, dotata di arredamenti in stile orientale e sofisticati sistemi tecnologici all’avanguardia. Joe Farcus per il “Casinò di Barcellona” si era lasciato ispirare dal lavoro di Antoni Gaudi: piastrelle rotte e assemblate come mosaici, colonne a forma di guglie della Sagrada Familia, ferro e rame per le slot machine e i tavoli da gioco. Notevole inoltre, come vuole la tradizione Costa, era la presenza di opere d'arte a bordo: oltre seimila tra copie e originali, di 35 artisti contemporanei, tra cui Aldo Spoldi e Omar Galliani.

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Tra le curiosità del gigante del mare inoltre, si ricorda la presenza di un simulatore di guida di Formula 1, non un giocattolo ma un vero simulatore, identico a quello usato dai grandi campioni per allenarsi. Inoltre sul ponte esterno principale, oltre piscina ed idromassaggio, un megaschermo cinematografico di 18 mq dotato di una copertura semovente in cristallo per poter essere utilizzato tutto l’anno.

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Alla base del sofisticato risultato di progettazione della Costa Concordia c’era un articolato processo tecnologico di trasformazione dei materiali per arrivare ad una maestosità architettonica in perfetta sintonia con la cura dei dettagli e offrire un universo dedicato al relax, al piacere di viaggiare e al divertimento. Peccato sia invece finita in tragedia.

(Photo LaPresse)

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