Energia pulita: elettricità da viadotti di ferrovie e autostrade

Un futuro eco-sostenibile è più vicino di quel che si pensi. Siamo abituati a vedere le campagne, i versanti di colline e montagne o le spiagge dei mari del Nord tempestati da pale eoliche e turbine capaci di sfruttare la potenza del vento per produrre energia pulita, ma quanto vale davvero la pensa deturpare il paesaggio per fornire elettricità alla società? Quanto realmente si riesce a produrre da tali infrastrutture? Presto non ci si dovrà più porre tale problema perché il nuovo eolico sfrutterà il vento sotto i viadotti e i ponti di ferrovie ed autostrade. Così infrastrutture che già incidono sul paesaggio avranno una doppia funzionalità, non solo di collegamento ma anche ambientale: si potrà fornire elettricità a 5 milioni di famiglie grazie a turbine sotto i viadotti e i ponti.
Energia pulita dai viadotti
La proposta arriva da una ricerca di un gruppo di studiosi anglo-spagnolo, guidato dal ricercatore Oscar Soto dell’Università di Kingston, che ha ipotizzato l'uso di turbine eoliche installate sotto viadotti e ponti della rete autostradale e ferroviaria per produrre elevate quantità di energia elettrica: "La massima produzione di energia di una turbina installata sotto un viadotto già esistente a Gran Canaria (Spagna) si basa sulla fluidodinamica computazionale (CFD). Dischi porosi vengono introdotti al fine di creare una caduta di pressione, che è traducibile in una produzione di energia", si legge nella ricerca.
Viadotto Juncal alle Canarie
I ricercatori hanno preso ad esempio il viadotto Juncal nell’isola di Gran Canaria e qui, installando opportune turbine eoliche per la produzione di energia elettrica, si può sfruttare il vento che soffia tra i quattro piloni dell'infrastruttura. Oscar Soto, della Kingston University di Londra ha spiegato che tipo di sistema è stato ideato che potrebbe garantire elettricità a 5 milioni di famiglie senza inquinare il pianeta: "Abbiamo testato diversi tipi di configurazioni e siamo giunti alla conclusione che quella che garantirebbe la produzione energetica maggiore è rappresentata da due turbine con lunghezza diversa delle pale. In tal modo le pale delle turbine riuscirebbero a spazzare la superficie massima possibile". La scelta del viadotto Juncal è dettata dal grande potenziale eoliche dell'infrastruttura rispetto ad altri viadotti dell’arcipelago e dal fatto che il vento soffia qui in maniera pressoché ottimale durante tutto l’anno. Così l'installazione di di due turbine con una potenza complessiva di 0,5 MW potrebbe fornire il fabbisogno annuo di energia elettrica a 450-500 abitazioni spagnole. Una tale soluzione capace di sfruttare i vortici che si formano sotto i viadotti "potrebbe evitare l’emissione di 140 tonnellate di CO2 all’anno", ha dichiarato Soto, "pari a l’effetto prodotto da circa 7.200 alberi".