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Expo addio: come ti riciclo i padiglioni dell’Esposizione Universale di Milano

L’Expo 2015 è giunto al termine ma cosa succederà all’area dell’Esposizione Universale di Milano? Ecco che destino avranno padiglioni, strutture e arredi nei prossimi sei mesi.
A cura di Clara Salzano
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Il 31 ottobre si è conclusa a Milano una delle esperienze più importanti della storia d'Italia: l'Esposizione Universale. Tra critiche, polemiche, scandali, ritardi, successi, file sorrisi, meraviglie e spettacoli, L'Expo 2015 ha chiuso i battenti con 23 milioni di visitatori durante i suoi sei mesi di apertura che hanno visto una città a tempo determinato riempirsi fino alla saturazione, decine di migliaia di persone cambiare ogni giorno, affrontare ore di coda pur di entrare all'interno dei suoi Padiglioni. Poi, sono scomparsi anche loro. Adesso restano solo domande: che cosa rimarrà? Che cosa ne sarà dell'area di Expo a Rho Fiera di Milano? Che cosa lascerà Expo? Come si utilizzeranno gli arredi, le strutture, i padiglioni dell'Expo? Ogni nazione risponde a questa domanda a modo suo. Alcune strutture resteranno nell'area dell'Esposizione Universale di Milano, altri padiglioni verranno riportati in patria, c'è chi ha deciso di spedirli in Africa per donargli una seconda vita, chi verrà smantellato, chi metterà gli arredi all'asta, chi rivenderà i materiali di cui erano fatte le costruzioni, chi si riciclerà e così via. Ecco dunque i destini più interessanti:

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1. Palazzo Italia, il Padiglione Zero e l’Albero della Vita: queste saranno le uniche strutture a restare nell'area dell'Expo.

2. Cascina Triulza è l'unica costruzione che era presente sul sito di Expo prima ancora che venisse costruito e vi resterà anche dopo. L'Expo ha rappresentato l'occasione di riqualificazione di questa vecchia cascina che durante i sei mesi della manifestazione ha ospitato 800 eventi e nel futuro non accenna a voler diminuire la sua attività come Fondazione.

3. Angola, Francia e Principato di Monaco spediranno i propri pezzi in patria. Lo stesso varrà per la Svizzera che darà le sue quattro torri, di cui si componeva il padiglione, a quattro differenti città del paese. Il Padiglione degli Emirati Arabi progettato da Norman Foster verrà spedito a Misdar City, unica città degli EAU ad emissione zero. Azerbajan, Oman, Thailandia, Vietnam e Vaticano saranno smantellati.

4. Israele sarà smantellato ma lascerà in Italia il campo verticale di grano e mais che ha visto il maggior numero di selfie scattato nell'area dell'Expo.

5. Il Brasile metterà all'asta i suoi arredi interni, sulla scia dell'Expo di Shanghai che dopo un paio di anni ha visto proliferare un fitto mercato di collezionisti.

6. La Malesia rivenderà l'80% del suo durissimo e pregiatissimo legno gulum di cui era fatto il padiglione.

7. L'Austria, il cui padiglione era caratterizzato da una tipica foresta del paese che doveva servire a sensibilizzare l'opinione pubblica sull'importanza dell'ossigeno, finirà in Trentino Alto Adige come area boschiva in provincia di Bolzano. Lo spostamento non causerà traumi agli alberi che essendo stati piantati in primavera non avevano ancora pienamente attecchito nel terreno.

8. Il padiglione dell'Azerbaigian, ribattezzato il "gioiello", tornerà in Azerbaigian dove sarà un centro dedicato alla biodiversità nella capitale Baku.

9. La Repubblica Ceca riciclerà il proprio padiglione per creare uffici a Praga.

10. Il Padiglione del Bahrein finirà nella villa del Sultano come museo pubblico.

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