694 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito

San Potito Sannitico, il comune campano diventa un museo a cielo aperto con la street art

Ogni anno San Potito Sannitico, in provincia di Caserta, si arricchisce di nuovi capolavori di street art lungo le strade e i muri della città grazie ad un progetto di rigenerazione urbana.
A cura di Clara Salzano
694 CONDIVISIONI
Immagine

Dimenticate il concetto di street art come arte illegale di sovversione e protesta contro le istituzioni. Sempre più città nel mondo hanno deciso di accogliere festival di street arte o progetti di arte di strada per promuovere una rigenerazione urbana soprattutto di zone degradate o di periferia. La street art negli ultimi anni ha perso la sua connotazione negativa per la quale si perseguiva o comunque ostacolava il lavoro degli street artist. I graffiti, gli stencil o i murales, strumenti tipici della street art, sono oggi rivalutati e spesso richiesti dalle istituzioni stesse per arricchire e abbellire parti della città. Complice sicuramente il successo di Banksy che ovunque va, da Bristol a New York, passando per Napoli, attira curiosi, turisti ed appassionati d'arte in un circuito che sicuramente aiuta, per ritorno d'immagine ed economicamente, le città che accolgono i suoi lavori.

Sempre più città diventano musei a cielo aperto grazie alla street art. In Italia sono sempre più numerosi gli esempi: Roma, Torino, Milano, Napoli e di recente anche il piccolo comune della Campania San Potito Sannitico. Conta appena 1952 abitanti la cittadina in provincia di Caserta, ma ogni anno riesce a richiamare nomi importanti della street art e non solo ad abbellire i suoi palazzi e le sue strade grazie ad un progetto di rigenerazione urbana lodevole: si chiama Fate Festival (che può essere letto come il festival del destino o come un imperativo) che ogni anno, d'estate, invita a partecipare, aiutare a realizzare, o semplicemente ammirare le produzioni artistiche degli street art che partecipano all'evento. Quest'anno San Potito Sannitico è stato arricchito dai lavori di street art di Nespoon, street artist della Polonia; il duo italiano Cactus&Maria; Boamistura dalla Spagna; l'argentina Mariela Arjas; Bifido dall'Italia e Hyuro dall'Argentina; infine Mono Gonzales dal Cile. Tutti insieme hanno partecipato alla rigenerazione urbana del comune casertano, che si amplia di in anno in anno, trasformandolo in un museo d'arte a cielo aperto.

694 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views