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Finite, il nuovo materiale da costruzione fatto con la sabbia dal deserto

Un team di scienziati del Regno Unito ha scoperto un nuovo materiale da costruzione biodegradabile ricavato dalla sabbia del deserto che nessuno prima d’ora aveva pensato di sfruttare come risorsa.
A cura di Clara Salzano
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Nel mondo esiste una grande abbondanza di sabbia ma non tutta la sabbia risulta ideale per produrre materiale da costruzione. Ad esempio, la sabbia del deserto ha granuli troppo fini e lisci per essere utilizzata nella creazione di leganti ed altri materiali edilizi. Questo prima di "Finite", un nuovo materiale composito realizzato con la sabbia del deserto, che è forte come il cemento ma biodegradabile. Finite è facile da realizzare e semplice da riutilizzare. L'invenzione è di un team dell'Imperial College di Londra (Carolyn Tam, Hamza Oza, Matteo Maccario, Saky Maruyama), nel Regno Unito, che per la prima volta ha scorto nella sabbia del deserto una risorsa nel mondo delle costruzioni.

Finite apre tante e nuove possibilità nel mondo delle costruzioni. Utilizzare la sabbia del deserto dell'edilizia consente di sfruttare anche tante altre polveri fini abbondanti sulla Terra che tradizionalmente non servono. Finite è resistente come qualsiasi mattone tradizionale e il cemento residenziale, ma a differenza dei comuni materiali da costruzione è più ecologico, perché comprende meno della metà dell'impronta di carbonio del calcestruzzo, e biodegradabile, solubile e riutilizzabile. Ciò comporta che Finite può essere rimodellato per molteplici usi durante il suo ciclo di vita. Si può inoltre utilizzare il nuovo materiale fatto con la sabbia del deserto per molteplici funzioni e con diverse forme e finiture.

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La sabbia del deserto è sempre stata una risorsa non sfruttata: generalmente si usa per il calcestruzzo sabbia che proviene da litorali, fiumi e fondali marini, che non costituiscono fonti inesauribili. "La sabbia è la risorsa più consumata al mondo dopo l'acqua dolce…La scarsità di sabbia è un problema globale", spiegano i giovani inventori, da qui il nome della start up "Finite". La grande facilità di estrazione della sabbia consente un grande approvvigionamento di tale elemento per scopi edilizi. Purtroppo però la sabbia viene estratta più velocemente di quanto possa rinnovarsi. E in alcuni paesi, come l'India, l'estrazione di sabbia spesso è illegale e viene compiuta da bande criminali che saccheggiano fiumi e spiagge, danneggiando interi ecosistemi. Dietro l'estrazione della sabbia c'è un'industria multimiliardaria.

Finite è una vera e propria rivoluzione per l'edilizia. Oltre a sopperire alla futura scarsità di sabbia nel mondo con una risorsa prima d'ora inutilizzata, Finite contrasta anche l'elevata emissione di carbonio dei materiali da costruzione se si considera che il principale legante nel calcestruzzo è responsabile del 5% delle emissioni globali di CO2. Inoltre, a differenza del calcestruzzo, Finite è molto più riutilizzabile, quindi meno inquinante: "Potremmo usare il materiale per realizzare dei padiglioni, quindi dopo tre mesi, quando l'evento termina, può essere decostruito in modo sicuro", ha affermato Carolyn Tam. Finite può essere il materiale ideale soprattutto per i paesi del Medio Oriente che hanno grandi distese desertiche e potrebbero evitare importi costosi.

Nuovi materiali portano nuove opportunità…Ci vorrà molto di più del nostro progetto o di un solo materiale, ma non vediamo l'ora che arrivi un futuro in cui l'ambiente costruito non è questo mondo in cui una cosa esiste per sempre o la si distrugge, ma qualcosa che usa la natura ed è continuamente riutilizzabile.

Matteo Maccario

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