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Gargoyle moderni: questo edificio usa le emoji per decorare la facciata

Non solo per messaggi su Facebook o WhatsApp, le emoji diventano anche divertenti decori per gli edifici al posto degli spaventosi gargoyle del passato. L’architetto responsabile dice: “Sempre meglio che usare teste di re o qualsiasi altra cosa”.
A cura di Clara Salzano
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Dimenticate i terribili gargoyle, quelli che spaventavano il gobbo di Notre Dame e che sono stati protagonisti di diverse storie di terrore del passato. Oggi le decorazioni sugli edifici sono tutt'altro che spaventosa: nella città olandese di Amersfoort l'architetto Changiz Tehrani ha usato le Emoji come elementi di decoro. Le Emoji sono le icone più riconoscibili del 21° secolo, per questo Tehrani motivo ne ha collocate ventidue nella facciata di mattoni e calcestruzzo del centro di Vathorst, ad Amersfoort.

Nell'architettura classica si usavano teste di re, santi e altre figure sugli edifici, Changiz ha pensato alle emoji come ornamento per il Centro di Vathorst, in modo che quando si guarderà a questo edificio tra dieci o venti anni lo si potrà riconoscere come icona del nostro secolo. Un tempo infatti le costruzioni venivano decorate, soprattutto in Francia, con i mostruosi gargoyle, in italiano garguglia, che sono doccioni dal volto mostruoso. I doccioni contemporanei secondo la visione di Tehrani sono delle simpatiche emoji. Le famose faccine espressive sono collocate in fasce di calcestruzzo che segnano i marcapiani dell'edificio.

L'effetto finale è davvero incredibile. Il centro di Vathorst risulta circondato da ventidue simpatiche faccine. L'edificio ad uso misto, con negozi al piano terra e appartamenti ai piani superiori, è costruito attorno alle linee di una rete, con pilastri di mattoni, travi di cemento bianco, e cerchi decorativi agli incroci. La emoji compaiono solo su una delle facciate dell'edificio, quella che si affaccia nella piazza della città costruita intorno a una quercia di 150 anni. Lo studio di Changiz Tehrani, Attika Architekten, ha anche progettato lo spazio pubblico: un pavimento con mattoni in ceramica che formano la piazza dove una vecchia quercia gioca il ruolo principale. Dei massi provenienti dalle cave di Amersfoort rendono la piazza libera da automobili. Per molti  l'utilizzo di emoji in architettura può risultare solo un espediente effimero, ma per Tehrani è proprio l'aspetto interessante del progetto.

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