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Gli edifici uccidono milioni di uccelli: così il design vuole evitarlo

Ovunque nel mondo si continua a costruire e le città crescono, soprattutto in altezza. Così ogni anno milioni di uccelli perdono la vita perché disorientati dalle nuove foreste di grattacieli che stanno nascendo nelle metropoli e non solo. Eppur il design può offrire soluzioni validi ad evitare questa ecatombe mondiale.
A cura di Clara Salzano
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Da Wuhan a New York, da Milano a Londra, le immagini delle città del mondo iniziano a somigliarsi sempre di più. Ovunque si continua a costruire e le città crescono, soprattutto in altezza. Foreste di grattacieli stanno caratterizzando sempre più metropoli nel mondo e ogni hanno milioni di uccelli perdono la vita perché disorientati dalla moltitudine di edifici che si stanno costruendo. L'aumentare di superfici vetrate e riflettenti dei grattacieli rende inoltre i cieli ancora più pericolosi per gli uccelli: gli scienziati hanno dichiarato che almeno 100 milioni di volatili, forse anche un miliardo, muoiono ogni anno nell'impatto con tali superfici. Dal mondo del design, e non solo, arrivano dunque alcune soluzioni e strategie per evitare questa ecatombe.

Solo negli Stati Uniti e in Canada, dal 1970, le popolazioni di uccelli si sono ridotte di circa tre miliardi. In tutto il mondo i decessi sono milioni se non miliardi secondo gli scienziati. E le cause sono da attribuirsi sicuramente alla forte urbanizzazione, oltre all'uso di pesticidi e agli effetti del riscaldamento globale, che stanno distruggendo molti habitat naturali per gli uccelli. Inoltre molte città, come New York, si trovano proprio lungo le rotte migratorie degli uccelli che dunque trovano enormi ostacoli durante il proprio volo. E se non sono per forza decessi, capita che nello scontro con gli edifici possano rompere becchi, ali e zampe o avere altri danni fisici.

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La moltitudine di foreste di grattacieli in varie città del mondo rappresenta dunque una vera e propria trappola per gli uccelli. Basti pensare che durante la migrazione gli uccelli volano ad un'altezza di circa 150 metri per ore, ad una velocità tra le 18 e le 30 miglia orarie. E se consideriamo che solo il One World Trade Center è alto 541 metri o l'Empire State Building ha un'altezza di 381 metri, è facile capire quale pericolo costituiscano i grattacieli per gli uccelli. Le superfici vetrate, che caratterizzano molti edifici, disorientano i volatili perché di giorno riflettono il cielo e di sera, con gli ambienti illuminati, attirano lo sguardo egli uccelli catturati dalla luce.

I grattacieli risultano degli ostacoli non visibili per gli uccelli: ecco perché il design propone di usare innanzitutto dei simboli o elementi, simili a dissuasori, come etichette, punti, strisce e così via, in grado di demarcare e segnalare le superfici vetrate o specchiate. New York City ha recentemente approvato una legge che prevede la progettazione di edifici, soprattutto quelli alti, e l'introduzione di elementi che permettano agli uccelli di riconoscere il vetro. Alcuni aziende stanno sviluppando un vetro con motivi che utilizzano una gamma di lunghezze d'onda UV mista in grado di avvisare gli uccelli ma non percepibile alla vista umana. L'Università del Queensland ha ideato una tenda zen sviluppata a Brisbane caratterizzata da una cortina aperta di corde infilate sul lato degli edifici che, mossi dal vento, creano motivi e ombre sul vetro che gli uccelli possono riconoscere ed evitare l'impatto con l'edificio. Talvolta ognuno di noi può dare un contributo perché anche solo l'uso di tende interne semi-aperte può orientare meglio gli uccelli in volo.

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