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Hello Denmark: dall’architettura al design, un invito a esplorare Copenhagen e dintorni

Copenhagen sarà la prossima Capitale Mondiale dell’Architettura nel 2023 e, tra edifici responsabili, design sostenibile, progetti innovativi ed elevata qualità della vita, la città e i suoi dintorni sono una meta unica da esplorare per chi desidera conoscere e comprendere il segreto di un paese considerato il più felice del mondo.
A cura di Clara Salzano
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Foto Stefano Govi
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La città di Copenhagen è stata ufficialmente designata Capitale Mondiale dell'Architettura per il 2023 dall'UNESCO. Questa decisione è solo l'ultima nota di qualifica verso una città in cui architettura, design e cultura rispondono alle sfide del nostro tempo, soprattutto in campo ambientale, in modo esemplare. La città designata Capitale Mondiale dell'Architettura diventa un forum globale in prima linea nelle discussioni sull'urbanistica contemporanea e sulle questioni architettoniche, ed è significativo che nel 2023 sarà proprio Copenhagen a offrire terreno fertile di confronto visto l'importante e solido ruolo di città modello e sostenibile che già ricopre in Europa.

Rendiamo dunque omaggio all'architettura e al design di Copenhagen e dintorni che hanno reso la Danimarca popolare in tutto il mondo per la qualità della vita e la salvaguardia del Pianeta. Riconosciuta come modello per le condizioni di vita ottimali della sua popolazione, la Danimarca è stata più volte nominata il paese più felice del mondo. E la ricetta del suo successo passa sicuramente attraverso uno stile di vita sostenibile, design responsabile, edifici e dintorni ben progettati, tanta bicicletta e acqua balneabile anche nel centro della città. La Danimarca è considerata una nazione di design e architettura di livello mondiale e la sua storia testimonia una tradizione progettuale e un forte insieme di valori che permea l'intera società, e plasma la vita dei suoi cittadini ogni giorno, dal più piccolo cucchiaino al più grande piano urbanistico. Tutti questi valori sono evidenti anche nelle molteplici realtà produttive di Copenhagen e dintorni di cui riportiamo alcuni validi esempi:

Mater

Molte aziende di design danese sembrano aver recepito già da tempo e anticipato ciò che dal 3 luglio 2021 è diventata una direttiva dell’Unione Europea per cui gli oggetti di plastica usa e getta quali posate e piatti, cannucce, mescolatori per bevande, aste per palloncini tazze e contenitori per alimenti o bevande in polistirene espanso non potranno più essere messi in commercio. Dall'International Plastic Free bag Day del 2021 tutti gli stati membri si devono impegnare per mettere in pratica tale divieto europeo sulla plastica monouso. La Danimarca tuttavia risulta pioniera rispetto alle tematiche ambientali e ai comportamenti sostenibili da adottare per migliorare la vita di tutti. Ne sono esempi realtà come Mater, azienda di design etico e consapevole, fondata a Copenaghen nel 2006 da Henrik Marstrand. Mater realizza mobili ed illuminazioni con metodi di lavoro che supportano sia le persone, le tradizioni artigianali locali e l'ambiente.

Foto Stefano Govi
Foto Stefano Govi

L'estetica dietro l'espressione di Mater ha chiari riferimenti al minimalismo scandinavo e tutti i design sono creati utilizzando materiali sostenibili o eticamente sani. L'azienda si sforza di ridurre al minimo qualsiasi impatto negativo sulla società seguendo specifici requisiti di produzione etici e sostenibili. In tal modo, Mater crea prodotti di una qualità che garantisce una lunga durata e consente agli utenti di godersi il design per molti anni. Ne è un felice esempio la collezione outdoor Ocean OC2, realizzata in collaborazione con la società Re-Plastic, che reinterpreta dei modelli originariamente progettati nel 1955 da due dei designer più famosi del ventesimo secolo, la coppia, Jørgen e Nanna Ditzel, in chiave green riutilizzando i fusti di plastica Carlsberg DraughtMaster. Mater ha lanciato anche la collezione di sgabelli Mask Stool che sono realizzati usando il grano esausto della produzione di birra del birrificio Carlsberg: la massa umida a base di fibre viene essiccata e quindi combinata con un granulato di rifiuti di plastica per creare una miscela che può essere modellata in mobili. Earth Stool è realizzata con la plastica di scarto delle penne per insulina. Questo sgabello ha una seduta realizzata con rifiuti di plastica dell'azienda farmaceutica danese Novo Nordisk mescolati con gusci avanzati dalla tostatura dei chicchi di caffè o, come con Mask, con cereali usati mescolati con rifiuti di plastica industriali dalla Danimarca.

Foto Stefano Govi
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Wehlers – Forniture for good

L'azienda Wehlers realizza arredi in plastica marina o rifiuti elettronici. La plastica marina viene raccolta e smistata in Danimarca e nei dintorni per garantire la massima qualità e combinazione di colori. La plastica è presa dai giardini e dai porti scandinavi. Principalmente dalla Danimarca, dalle Isole Faroe e dall'Islanda, ma anche fino alle acque internazionali. I prodotti realizzati, dalle linee morbide e contemporanee, si inseriscono perfettamente in qualsiasi ambiente della casa donando un tocco dinamico e sostenibile. "La nostra visione è quella di migliorare la vita degli esseri umani e del pianeta.", commentano – Maria & Henrik, fondatori di Wehlers che nel presentare la collezione R.U.M. spiegano: "R.U.M. è l'abbreviazione di materiali riutilizzati e R.U.M. è sostenibile. Plastiche marine e domestiche riciclate ed economia circolare sono le parole chiave. La mentalità circolare si vede nel fatto che solo due materiali sono stati utilizzati nella produzione di R.U.M. e che entrambi questi materiali possono essere riciclati al 100% per i nuovi mobili Wehlers". Continuano Maria & Henrik: “Non pensiamo che il mondo abbia bisogno di più mobili di design. Ma, siamo assolutamente convinti che siano necessarie maggiori opportunità per un consumo sostenibile. Il risultato è Wehlers – Forniture for good. Abbiamo fondato l'azienda per essere il cambiamento positivo che noi stessi vorremmo vedere nel mondo. Per il bene dei nostri figli e dei loro figli. Il nostro posto nella storia dipende dalle scelte che facciamo continuamente”.

Foto Stefano Govi
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Raawii

"Ci piace lavorare con spiriti che la pensano allo stesso modo, persone appassionate del proprio lavoro. Il nostro obiettivo è favorire la qualità. Ecco perché la nostra porta è sempre aperta, anche perché per noi è importante mantenere viva la curiosità; la curiosità di incontrare nuove persone, impegnarsi in un'interazione e creare qualcosa di nuovo insieme. Siamo un'azienda di design che mira a portare bellissimi manufatti nel mondo: un grande design. Il nostro obiettivo è creare un design significativo in collaborazione con grandi creativi in tutto il mondo.", con queste parole si presentano Bo Raahauge e Nicholai Wiig-Hansen co-fondatori di Raawii, azienda di design versatile che realizza accessori per la casa in ceramica ben proporzionati, nel rispetto delle persone e della società, destinati a durare nel tempo e a donare alla casa un'atmosfera vivace e sofisticata.

Foto di Stefano Govi
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SMALLrevolution

SMALLrevolution è una start-up nata dagli Obiettivi di Sviluppo delle Nazioni Unite che invita a far parte di una rivoluzione radicale sostenibile attraverso oggetti sostenibili realizzati in plastica riciclata: "Pochi sanno che la plastica può essere riciclata 5-7 volte. SMALLrevolution può dare alla plastica quelle vite diverse. SMALLrevolution lavora a stretto contatto con i gestori dei rifiuti, l'industria della plastica, le aziende e i designer per creare soluzioni radicali circolari e sostenibili per i prodotti in plastica riciclata.", spiegano le fondatrici Arendse Baggesen e Mie Mogensen di SMALLrecolution, "Non mescoliamo tipi di plastica né aggiungiamo pigmenti o resina. In questo modo, ci assicuriamo che i nostri prodotti possano essere nuovamente riciclati quando non saranno più un prodotto SMALLrevolution".

Foto Stefano Govi
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Hans Sandgren Jakobsen

La sedia Elegance è parte della storia del design danese. L'ispirazione di Hans Sandgren Jakobsen deriva ovviamente da fascino per la sedia super leggera di Gio Ponti, la Superleggera da 1,7 kg, che descrive come "l'essenza della costruzione minimale". "È la storia di un lungo ed elaborato processo di progettazione, in cui grazia classica e disinvoltura si incontrano in una danza di forza e stabilità. Il risultato è una sofisticata eleganza senza peso!", racconta il designer. La storia di Elegance inizia nel 2018 quando il marchio giapponese Asahi Wood contatta Hans Sandgren Jakobsen per una serie di mobili in cui eleganza, leggerezza e resistenza fossero integrate. Le tecniche di giunzione di Superleggera sono state esaminate da Asahi Wood e la sedia è stata testata rispetto agli standard giapponesi, senza neppure arrivare a metà del test: la Superleggera si è rotta. Così la sfida è stata quella di coniugare la leggerezza con la resistenza. Hans Sandgren Jakobsen ha così trovato la formula perfetta per le collezioni forti ed esteticamente belle e allo stesso tempo la costruzione a tre strati ha permesso di ridurre al minimo il peso.

Foto di Stefano Govi
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