I ritratti genetici di Ulric Collette: l’aspetto è questione di geni
"I volti familiari sono specchi magici in cerca di persone che appartengono a noi, permettono di vedere il passato, il presente e il futuro", ha scritto il giornalista e scrittore statunitense Gail Lumet Buckley. Tale affermazione non è mai stata così veritiera come nel lavoro fotografico di Ulric Collette. Madri, figlie, padri e fratelli, accostati in una foto a metà sembrano tutti così simili. É ciò che ha voluto dimostrare il fotografo e graphc designer canadese con la serie di foto ‘Portraits Génétiques'.
Ogni persona è più simile alla propria famiglia di quanto si pensi. Le loro scelte e personalità possono differire, ma quando si tratta di geni sono più potenti di quanto si immagini. Collette, fotografo autodidatta, ha iniziato ad esplorare queste relazioni genetiche dopo un incidente di editing. "Stavo cercando di creare qualcosa di totalmente diverso con un altro progetto, e nel processo ho avvicinato le prime immagini, quella mia e quella di mio figlio", racconta alla BBC. "Ho scoperto che confrontando la metà di un volto con un altro era un modo efficace per dimostrare la somiglianza tra due parenti. Ho deciso di provare lo stesso processo con alcuni membri della famiglia e il progetto è nato".
Se si desidera dunque ottenere un'anteprima del proprio futuro aspetto, sembra non sia necessario cercare un sensitivo. Basta dare uno sguardo alla nonna paterna. "Il nome di mia madre è Ginette, lei ha 62 anni, e il nome di mia figlia è Ismaëlle e lei aveva 12 anni al momento della foto quando è stata scattata. Ho fatto la foto con loro due, perché l'estate scorsa ho parlato con un genetista che aveva la teoria per cui i nipoti avessero un aspetto molto simile alla loro nonna paterna. Ho voluto provarlo con la mia famiglia, e il risultato è piuttosto sorprendente!". Collette ha iniziato le riprese nel 2008 e quando arriverà a totalizzare 100 ritratti, la sua esperienza diventerà un libro, per ora la serie e visitabile sul suo sito.