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Milano, il Bosco Verticale tra i 50 grattacieli più iconici del mondo degli ultimi 50 anni

Dopo essere stato eletto “il più bel grattacielo del mondo” nel 2015, il Council on Tall Buildings and Urban Habitat ha conferito al Bosco Verticale di Milano, progettato da Stefano Boeri, un altro riconoscimento inserendolo nella lista dei 50 grattacieli più iconici del mondo degli ultimi 50 anni.
A cura di Clara Salzano
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Il Bosco Verticale di Milano continua a ricevere riconoscimenti. L'ultimo in ordine cronologico e non di importanza proviene dal Council on Tall Buildings and Urban Habitat che lo ha inserito nella lista dei 50 grattacieli più iconici del mondo degli ultimi 50 anni. Già nel 2015 il Bosco Verticale, disegnato e progettato da Boeri Studio (Stefano Boeri, Gianandrea Barreca, Giovanni La Varra) e realizzato da Manfredi Catella in Porta Nuova, era stato premiato come il grattacielo più bello e innovativo del Pianeta dal Council on Tall Buildings and Urban Habitat, promosso dall'Illinois Institute of Technology di Chicago, che ogni anno nomina il grattacielo più bello di ogni continente.

Il Bosco Verticale di Milano è composto da due torri residenziali, di 111 metri e 78 metri. La sua caratteristica principale, che lo rende diverso da qualsiasi altro grattacielo al mondo, è la presenza di una "facciata vivente", che incorpora numerosi alberi e oltre 90 specie di piante e svolge il ruolo di interfaccia attiva per l'ambiente circostante. Il Bosco Verticale è un edificio che respira e l'esplorazione della vitalità del verde su tali altezze è così innovativa da aver collocato l'edificio progettato da Sefano Boeri tra i 50 grattacieli più iconici del mondo degli ultimi 50 anni.

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Che vuol dire essere un edificio iconico? Ci sono edifici belli, edifici innovatici, edifici lussuosi o edifici brutti. Essere un edificio iconico non implica un giudizio estetico o funzionale. Diventare un'icona della storia dell'architettura vuol dire aver cambiato la storia. Si può parlare di un pre Bosco Verticale e di un post Bosco Verticale, perché l'edificio progettato da Stefano Boeri è stato il primo nel suo genere ed è unico al mondo. Dopo la sua realizzazione, che ha segnato anche la rinascita di Milano e soprattutto della zona di Porta Nuova, tanti altri boschi verticali stanno nascendo in varie parti del mondo, dalla Cina al Messico, perché il grattacielo milanese è un ottimo esempio di architettura da seguire, studiare e replicare.

Non ci sono dubbi che il Bosco Verticale sia stato non solo un bel progetto ma un progetto vincente perché dopo la sua costruzione tanti altri progetti identici e simili si stanno costruendo nel mondo e questo vuol dire che un certo tipo di architettura, sostenibile, si sta affermando. Inoltre la realizzazione del Bosco Verticale è stata anche la scintilla per il rinnovamento dell'area circostante dove oggi è piacevole passeggiare, fare jogging, un pic nic o rilassarsi al sole. La zona attorno al Bosco Verticale, da quartiere degradato di un decennio fa, si è trasformata in una delle aree preferite dai milanesi e ad oggi tra le più esclusive della città.

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