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Il cemento green che si illumina di notte

Il calcestruzzo è una delle soluzioni per costruire un futuro a emissioni zero per l’Italia e l’Europa. Un cemento più sostenibile per strade e gallerie, come quello che si illumina di notte, potrebbe togliere dalla circolazione 140.000 automobili ogni anno, pari alle emissioni che in 20 anni potrebbe assorbire un’area verde estesa come 6 volte Parco Sempione a Milano. È questa la sfida emersa dal nuovo Rapporto di Sostenibilità di Federbeton per un futuro migliore.
A cura di Clara Salzano
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Foto Gruppo Migliaccio
Foto Gruppo Migliaccio

"Se si utilizzasse il calcestruzzo per realizzare la pavimentazione di 2.000 gallerie italiane si eviterebbe l’emissione in atmosfera di 3,5 milioni di tonnellate di CO2 , nel corso della vita utile dell’infrastruttura (20 anni). Ciò grazie alla minore necessità di manutenzione e di illuminazione rispetto alle soluzioni alternative, che in Italia rappresentano la consuetudine nelle opere stradali. Esemplificando, ciò equivarrebbe a togliere dalla circolazione 140.000 automobili ogni anno, alle emissioni generate in 20 anni da città delle dimensioni di Aosta o Vibo Valentia o ancora a quelle che in 20 anni potrebbe assorbire un’area verde estesa come 6 volte Parco Sempione a Milano o 3 volte Villa Borghese a Roma.", sono questi i dati che emergono da uno studio del Dipartimento di Ingegneria Civile Edile e Ambientale della Sapienza Università di Roma, riportati nel primo Rapporto di Sostenibilità di Federbeton, che in ambito Confindustria, è la Federazione di settore delle Associazioni della filiera del cemento e del calcestruzzo. Il calcestruzzo risulta infatti una delle soluzioni per costruire un futuro a emissioni zero per l’Italia e l’Europa. In questo contesto il settore è stato capace di andare oltre le caratteristiche più note del materiale, sviluppando soluzioni ad alto contenuto innovativo come il calcestruzzo fotoluminescente, che assorbe energia solare e si illumina di notte.

Il calcestruzzo sostenibile

Nel corso degli ultimi anni l’industria del cemento ha investito in modo significativo in tecnologie innovative, risorse rinnovabili e sostenibilità dell'intera filiera. Il cemento e il calcestruzzo, grazie ai livelli di performance raggiunti, sono considerati una scelta privilegiata per le opere pubbliche e private, anche alla luce delle crescenti esigenze di sostenibilità. La caratteristica del calcestruzzo di durare nel tempo, e di richiedere poca manutenzione rispetto ad altri materiali, comporta un minor consumo di risorse non rinnovabili, così da non impoverire gli ecosistemi e ridurre le emissioni relative alle costruzioni. "Nel caso degli edifici, il calcestruzzo ha un ruolo importante anche nella fase di utilizzo, prevalentemente legata al consumo di energia termica ed elettrica per il riscaldamento, raffrescamento e illuminazione.", spiegano da Federbeton, "È questa, infatti, che mediamente genera un consumo di CO2 eq superiore all’80% dell’intero fabbisogno dello stabile5 , nel corso della sua vita utile. Grazie alla elevata capacità termica, alla tenuta all’aria a lungo termine e ad altre caratteristiche, il calcestruzzo può essere progettato per ridurre i consumi degli edifici a 50 kWh/m2 /anno o meno6 , quando il consumo medio è stimato in 150-200 kWh/m2 /anno di energia. A questo si aggiunge il vantaggio legato alla riduzione delle oscillazioni di temperatura interna, altro effetto della elevata capacità termica del calcestruzzo".

Il calcestruzzo fotoluminescente

Il settore del calcestruzzo, visto il ruolo chiave del materiale per la sostenibilità delle costruzioni, si è impegnato negli ultimi anni nella ricerca e nello sviluppo di soluzioni ambientalmente sempre più performanti. Ne sono un esempio calcestruzzo fotocatalitico che assorbe più facilmente gli inquinanti e ripulisce l'aria e il calcestruzzo fotoluminescente cioè capace di assorbire energia solare e illuminarsi di notte. Quest'ultima non ha solo una vocazione ambientale ma anche un forte impatto estetico sulle nostre città come dimostra la pista ciclo pedonale realizzata nei comuni di Peccioli (PI) e di Caravate (VA). La realizzazione delle due piste ad opera di Colebaton aggiungono alla sostenibilità intrinseca della mobilità lenta, il contributo di un materiale durabile e di una fonte di energia pulita, rinnovabile e sicura per gli esseri umani e per l’ambiente circostante: "Il brightDrain è un calcestruzzo che unisce la caratteristica della drenabilità a quella della fotoluminescenza, grazie a un particolare processo che permette ai materiali di assorbire energia luminosa nelle ore diurne per riemetterla nelle ore notturne. È certamente motivo di orgoglio e soddisfazione per Colabeton, sempre attenta ai nuovi materiali da combinare ai tradizionali costituenti del calcestruzzo.", spiega l'azienda, "La capacità di innovare i propri prodotti, integrando sostenibilità e performance tecniche, è oggi fondamentale per poter competere in un mercato delle costruzioni sempre più esigente".

Foto Colabeton
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