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Il metrò di Piazza Municipio apre a Natale: ecco come sarà la stazione-museo di Napoli

La Stazione della Metropolitana di Piazza Municipio verrà inaugurata tra sei mesi e per la prima volta, da Scampia al Municipio, si vivrà in treno un viaggio nella storia di Napoli.
A cura di Clara Salzano
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“Per molti secoli il Porto ha rappresentato l’ingresso privilegiato alla città, il luogo d’incontro per eccellenza tra genti, merci e linguaggi diversi. Grande piazza sull’acqua, con i lunghi pontili protesi come braccia di pietra tra le onde, questa parte urbana di ‘limite' ha dominato l’iconografia storica partenopea". Piazza Municipio ha sempre avuto dunque un ruolo strategico nella città di Napoli: in primo luogo per la sua monumentale immagine rappresentativa, poi per la mobilità urbana, e oggi , soprattutto, per quanto riguarda la ricostruzione dell'evoluzione della forma urbana e in particolare per la città vicina al confine del mare, grazie ai nuovi ritrovamenti archeologici dell'antico porto vicino al Castel Nuovo. "Lo scavo della metropolitana è stata un'occasione unica. Il nucleo greco-romano è rimasto più o meno delle stesse dimensioni per molti secoli, in età angioina, aragonese e vicereale, come un gioco di scatole cinesi", spiega Daniela Giampaola, l'archeologa italiana che dirige lo scavo di piazza Municipio.

Nell’imponente scenario del Maschio Angioino, la città riscopre la sua storia: all’interno delle due stazioni collegate, le linee metropolitane 1 e 6, i vasti corridoi della stazione Municipio saranno arricchiti dai notevoli reperti archeologici emersi negli scavi; e il nodo centrale di interscambio della metropolitana con il Porto di Napoli diventa l’occasione per creare nella piazza del Municipio un ampio spazio urbano pedonale. Il progetto architettonico della nuova Stazione della Metropolitana di Piazza Municipio, affidato ai due premi Pritzker, Àlvaro Siza ed Edoardo Souto de Moura, prevede la realizzazione di due piazze simmetricamente uguali, una in superficie, l'altra ipogea, pari per estensione a quella superiore, unite da scale mobili e da un ascensore che funzionerà come una macchina del tempo. Il progetto è in campo già dal 2003 ma la notizia recente è che a Natale la stazione di Piazza Municipio sarà finalmente aperta: un impianto che unirà la tecnologia con gli antichi resti archeologici, dove perfino le mura storiche diventeranno parte della copertura della stazione. Si potrà salire in treno a Scampìa e scendere al Municipio, compiendo un vero e proprio viaggio nella storia di Napoli, attraverso un tunnel che percorre la Napoli greca e romana fino a quella odierna.

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Gli scavi della stazione di Municipio si sono rivelati talmente fruttuosi tanto da essere stati definiti dagli archeologi dei "pozzi di san Patrizio"; si pensi che solo in questo scavo sono stati rinvenuti più di tremila reperti: nel 2003, una barca lunga dieci metri, risalente al II secolo d.C, grazie alla quale è stato possibile definire precisamente l'antico profilo della costa; il 6 gennaio 2004 viene portato alla luce il porto romano, 3,5 metri sotto il livello del mare e 13 metri sotto il piano di calpestio (per anni vi erano tre ipotesi sull'esatta ubicazione del porto antico, che secondo diverse teorie veniva collocato a piazza Bovio, presso il castel dell'Ovo o a piazza Municipio); al porto romano, sono stati portati alla luce suole in cuoio di calzari romani, monete sigillate corinzie con decorazioni di scene bacchiche, balsamari, una notevole quantità di ceramica ben conservata (ovvero anfore, pentole di terracotta, coppe di produzione africana che si erano frantumate cadendo nell'acqua), bottiglie di vetro tappate chiuse con tappi di sughero, e altro ancora; il 15 gennaio 2004 viene trovata una seconda imbarcazione romana, uguale alla prima, il che ha fatto supporre agli archeologi che gli antichi romani fossero dotati di una flotta di navi che avrebbero fatto la spola tra i moli del porticciolo di Neapolis e il naviglio da trasporto pesante. "Ci troviamo di fronte a una scoperta di tipo eccezionale, perché si tratta della conferma che il porto era un porto importante e molto attivo e che la sua localizzazione precisa è in quella zona della città", come riferisce Daniela Giampaola. Nel 2012 viene invece portato alla luce uno scheletro umano di epoca medievale, a una profondità di otto metri, in una tomba scavata nel terreno, all'incrocio con via Medina, rappresentando secondo gli archeologi una "scoperta importante" per la storia e la città.

I ritrovamenti più significativi provenienti dagli scavi archeologici troveranno collocazione proprio in un'area museale all'interno della Nuova Stazione Metropolitana di Piazza Municipio. Il concept del progetto degli architetti portoghesi ripropone lo storico asse urbano tra il palazzo del Municipio e la Stazione Marittima, asse sottolineato da due filari di alberi laterali con al centro una lunga asola ricavata nel calpestio della piazza. Nel sottosuolo corrisponderà invece un corridoio, attrezzato da un lato con tapis-roulants, che prende la luce naturale e l'aria proprio dall'asola nella pavimentazione della piazza. La sistemazione sotterranea avrà accesso dal fossato del Maschio Angioino, riportato alla larghezza dell'antica fortificazione vicereale, ripercorsa attraverso un corridoio di circa 10 metri di larghezza e 150 di lunghezza, che segue la grande murazione dell'epoca. La piazza di superficie invece accoglierà la Fontana del Nettuno, ora in via Medina, che sarà prospicente a Palazzo San Giacomo. É bene però precisare che fra 6 mesi sarà fruibile solo la stazione metropolitana mentre per la sistemazione delle due piazze previste nel progetto di Siza e Souto de Moura si dovrà attendere ancora altri 18 mesi di lavoro, quando sarà completato uno dei parchi archeologici più importanti al mondo.

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