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Il Muse, il Museo delle scienze di Trento, riapre il 27 luglio

La nuova e prestigiosa sede che porta la firma illustre di Renzo Piano. Una serra tropicale, un laboratorio digitale dove realizzare prototipi e uno spazio multisensoriale per i più piccoli.
A cura di Valentina Pepe
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Un museo di storia naturale in piena regola che ospita dagli insetti ai dinosauri, e molto di più. Il Muse, il Museo delle scienze di Trento, riapre il 27 luglio nella sede disegnata da Renzo Piano e costata 70 milioni di euro. Nuove tecnologie ed un giocoso spazio di bolle fluttuanti. In questo museo che sarà anche un po’ science center trovano ospitalità un Fab Lab pubblico e un’area per startup. Tra le prime mostre in programma, una sulle smart city. 12.000 mq, articolati su sei piani, tutti dedicati alla scienza, alla natura, alla scoperta, in uno spazio architettonico che racconta in modo divertente ma scientificamente corretto le caratteristiche della Alpi, i ghiacciai, la fauna, la flora, la biodiversità al variare dell’altitudine, la nascita dell’uomo e la sua impronta nell’Universo. Non mancano spazi interattivi dedicati alla scoperta in prima persona della scienza, laboratori per la creazione di oggetti, un’area esclusiva dedicata ai bambini da zero a cinque anni, la più grande mostra di dinosauri dell’arco alpino e una serra tropicale montana.

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Ricerca live

A partire dall’inaugurazione, in orari specifici della settimana, le porte dei laboratori si apriranno per momenti di divulgazione in diretta da parte dei ricercatori, come avviene al Science Museum di Londra.

Kilowatt solari

L’edificio è completamente autonomo dal punto di vista energetico, grazie ai pannelli fotovoltaici sulla facciata e alle sonde geotermiche a 100 metri di profondità.

Orsi volanti

Le specie imbalsamate sono 52, ma senza le tradizionali teche: sono sospese nel “Grande Vuoto” che attraversa in altezza tutta la costruzione. Tra gli animali volanti anche volpi, tigri e orsi.

Energia intelligente

L’immobile consuma pochissimo e produce anche energia per il resto della città, grazie alle sonde geotermiche che sfruttano la temperatura del suolo e al teleriscaldamento.

Tropici alpini

La serra tropicale di 600 metri quadri è irrigata riciclando acqua piovana: la stessa con cui funzionano anche i servizi igienici.

Ecodesign

Il punteggio Leed (la certificazione internazionale per la bioedilizia) è uno dei più alti d’Europa: 69 punti ottenuti grazie al riciclaggio del 94% dei materiali di costruzione.

Ricerca

Il Muse ospita anche 40 ricercatori, perché è un vero e proprio ente di ricerca in scienze della vita con una succursale permanente in Tanzania e collaborazioni internazionali.

Ecosistemi

Il profilo del palazzo riprende quello delle montagne, ma sui quattro piani, più i due interrati si incontrano tutti gli ecosistemi, dai ghiacciai perenni alle foreste pluviali.

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