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Il Serpentine Pavilion 2020 sarà donna. A realizzarlo le tre architette di Counterspace

Sumayya Vally, Sarah de Villiers e Amina Kaskar sono le tre architette selezionate per realizzare il Serpentine Pavilion 2020. È la prima volta nella storia dell’iconico padiglione temporaneo nel cuore dei Kensington Gardens che tre giovani donne under 30 ricoprano tale ruolo importante. Il loro Serpentine Pavilion 2020 è un omaggio alle “diversità” di Londra.
A cura di Clara Salzano
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Serpentine Pavilion 2020 designed by Counterspace, Design Render, Exterior View © Counterspace
Serpentine Pavilion 2020 designed by Counterspace, Design Render, Exterior View © Counterspace

Il 2020 è un anno particolare non solo per la sua cifra ripetitiva né per il suo giorno palindromo, ma perché per la prima volta nella storia delle Serpentine Galleries di Londra tre giovani donne under 30 sono state selezionate per progettare il Serpentine Pavilion 2020 che ogni anno arricchisce e anima i Kensington Gardens ad Hyde Park, nel cuore di Londra. Lo studio di architettura Counterspace di Johannesburg, diretto dal team di sole donne di Sumayya Vally, Sarah de Villiers e Amina Kaskar ha infatti assunto l'importante incarico. Il loro padiglione temporaneo sarà un omaggio e una rappresentazione delle diversità di Londra.

Amina Kaskar, Sumayya Vally and Sarah de Villiers of Counterspace. Photographed by Justice Mukheli in Johannesburg, 2020. © Counterspace
Amina Kaskar, Sumayya Vally and Sarah de Villiers of Counterspace. Photographed by Justice Mukheli in Johannesburg, 2020. © Counterspace

Lo studio di architettura Counterspace di Johannesburg è famoso per i suoi studi sui luoghi di aggregazione nelle periferie di Londra. Temi, forme, materiali, trame e gradienti diversi verranno utilizzati per fare riferimento ai vari luoghi di Londra con grandi popolazioni di migranti, come i quartieri di Brixton, Hoxton, Hackney, Whitechapel, Edgware Road, Peckham, Ealing e North Kensington. Con tecniche di costruzione sia innovative che tradizionali, il Serpentine Pavilion 2020 sarà realizzato da un processo di addizione, sovrapposizione, sottrazione e giunzione di varie forme architettoniche, specchio delle diverse comunità di Londra. Anche i materiali usati saranno vari tra cui il sughero e i mattoni K-Briq sostenibili, realizzati con il 90% di rifiuti di altre costruzioni e demolizioni, fabbricati con un decimo delle emissioni di carbonio dei mattoni normali.

Sono trascorsi 20 anni dal primo Serpentine Pavilion realizzato da Zaha Hadid, che ha visto poi la collaborazione dei nomi più illustri dell'architettura mondiale da Toyo Ito a Rem Koolhaas, da Oscar Niemeyer ad Alvaro Siza. A differenza di tutti i precedenti padiglioni, quello delle Counterspace sarà il primo padiglione che non resterà chiuso nel confine di Hyde Park ma colonizzerà anche altre aree di Londra. Il Serpentine Pavilion 2020 sarà infatti composto da parti mobili che saranno spostate nei quartieri di Londra per alcuni eventi con le comunità locali. Una volta terminato l'evento, le parti vengono restituite alla struttura, che sarà inaugurata l'11 giugno 2020.
 L'architetto capo del progetto, Sumayya Vally di Counterspace, ha dichiarato del progetto:

Il padiglione è esso stesso concepito come un evento – l'unione di una varietà di forme da tutta Londra nel corso della permanenza del Padiglione. Queste forme sono impronte di alcuni dei luoghi, spazi e manufatti che hanno fatto la cura e il sostentamento parte dell'identità di Londra. Le interruzioni, i gradienti e le distinzioni di colore e consistenza tra le diverse parti del Padiglione rendono questa ricostruzione e la messa insieme leggibili a colpo d'occhio. Come oggetto, vissuto attraverso il movimento, ha continuità e coerenza, ma la differenza e la variazione sono incorporate nel gesto essenziale ad ogni turno. Luoghi di memoria e cura a Brixton, Hoxton, Hackney, Whitechapel, Edgware Road, Peckham, Ealing, North Kensington e oltre vengono trasferiti sul prato della Serpentina. Dove si incrociano, producono spazi per stare insieme.

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