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L’artista che vive nel futuro

Patricia Piccinini plasma opere iperrealistiche dall’aspetto primordiale e premonitore. Creature grottesche non riconoscibili, strani esseri mutanti che aprono il dibattito tra scienza ed etica.
A cura di Valentina Pepe
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L' artista australiana  famosa per i suoi impressionanti lavori ai confini della scienza, o meglio oltre, sin dai primi anni novanta, la Piccinini è stata eletta anche a rappresentante della sua stessa nazione alla Biennale di Venezia del 2003. Ritorna alla ribalta presentandoci ora i suoi nuovi lavori in tre esposizioni contemporanee. Le sue opere artistiche sono eseguite in complicate tecniche miste, eclettica e versatile lavora con una vasta gamma di supporti che plasma e mixa contemporaneamente.

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Sculture, video, disegni, installazioni e stampe digitali,  i capolavori della Piccinini oltre ad essere futuristici, iperrealistici, e a tratti inquietanti sono frutto di uno studio denso e appassionato sulle scienze più attuali, riflessioni profonde che sfiorano complessi dibattiti e smuovono le coscienze ,  tra bioetica, biotecnologie e l’ambiente. I suoi esperimenti fanno nascere ibridi mostruosi, probabilmente materialmente realizzabili in laboratorio o (speriamo) forse solo frutto di una fantasia super avanzata, si traducono comunque in impressionanti quanto spaventosi esseri che sembrano camminare e prendere vita reale negli spazi espositivi. Come l’ultima serie, dove spicca un’opera dal titolo The Carrier.

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L’ultima creazione della Piccinini è un mostro che assomiglia vagamente ad un uomo (realizzato anche con impressionanti dettagli in materiale organico), e trasporta una altrettanto inquietante vecchietta sulle spalle. La Piccinini usa la sua ricerca e sperimentazione artistica come una piattaforma aperta per una discussione che si pone tanta domande, come: che impatto ha la tecnologia sulla vita? Come l’artificiale e il digital stanno cambiando la nostra società? E riesce a far riflettere!

Nata in Sierra Leone nel 1965 da padre italiano e da madre inglese, si è trasferita con la famiglia in Australia nel 1972 dove si è imposta nel mondo dell’arte internazionale contemporanea divenendo un artista di primo piano. Nel 2003 ha rappresentato l’Australia alla 50 esima Esposizione Internazionale d’Arte di Venezia con l’opera We are Family creando grande scalpore ed attirando l’interesse della critica internazionale. Partita da uno studio approfondito dell’anatomia umana, Patricia Piccinini si è presto dedicata ad una ricerca di più ampio respiro che l’ha condotta ben presto ad adottare uno stile personalissimo caratterizzato dall’utilizzo delle tecniche artistiche più varie.

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