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L’illuminazione per la casa: quale luce scegliere stanza per stanza

Meno led nella zona living e una luce più calda in bagno, ecco le migliori soluzioni e i principali errori da evitare per una corretta illuminazione in casa.
A cura di Clara Salzano
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La scelta della giusta illuminazione per gli interni può cambiare l'atmosfera di una casa, rendere più accogliente un ambiente o al contrario creare uno spazio che respinge. Una buona illuminazione influisce sull'atmosfera e sullo stato d'animo in uno spazio. Sapete, ad esempio, che nella zona living utilizzare un numero eccessivo di led può rendere l'ambiente poco rilassante e di conseguenza creare un disturbo al riposo? Nel bagno invece bisognerebbe evitare una luce troppo fredda perché può crea il fastidioso effetto di "invecchiamento" della pelle quando ci si guarda allo specchio. Mentre nello studio l'illuminazione soffusa aiuta a rilassarsi ma non a concentrarsi. La tecnologia è sempre ben accetta purché si faccia sempre attenzione al comfort visivo e alla natura dei vari ambienti domestici. Ecco perché bisogna fare attenzione al tipo di illuminazione che si adotta per gli interni, evitando errori ed inutili sprechi.

Il salotto

L'aiuto di un professionista dell'illuminazione è sempre consigliato per evitare errori che possano minare la giusta atmosfera in casa. La migliore scelta è quella di affidarsi ad un lighting designer sin dalla progettazione degli interni. Quando non è possibile, è importante conoscere una serie di soluzioni che migliorano il benessere in casa: nel salotto è sempre meglio evitare una luce a soffitto al centro della stanza, con qualche punto luce a parete, perché si crea solo una luce diffusa che non illumina in modo efficace. Soprattutto la zona lettura necessita di più luce, per cui bisogna optare per punti luce mirati. Nella zona tv, l'errore che spesso si commette è quello di puntare su corpi illuminanti incassati al soffitto o posizionati a parete vicino allo schermo, senza considerare che spesso la tv si guarda non al buio e tali fonti luminosi possono creare fastidiosi riflessi sullo schermo. Se in casa è presente una zona open space, si dovrebbe puntare su un'illuminazione che delimita le diverse aree: l'area lettura e relax da quella in cui si mangia: in salotto/sala pranzo è bene illuminare il tavolo ma non con luce colorata, perché falsa la percezione dei piatti e né con spot orientati provenienti da zone limitrofe al tavolo perché creano abbagliamento. Inoltre nell'area relax della casa bisognerebbe sempre scegliere una luce più calda, tra i 2.700  e i 3.000 gradi Kelvin.

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La cucina

L'illuminazione della cucina deve sempre tener presente delle diverse funzioni della stanza: se la cucina è abitabile si dovrebbe avere una differente illuminazione tra la zona dove si prepara il cibo da quella in cui si consuma. In cucina usare una luce maggiore sui fuochi, l'area lavaggio e sul piano di lavoro è importante; non serve una luce molto fredda, si consiglia di non superare i 4.000 gradi Kelvin. In questo ambiente la componente estetica deve sottostare ed essere conciliante con l'aspetto funzionale. Per chi ha progettato una cucina open space, dove si mangia attorno ai fuochi, si suggerisce di concentrare l'illuminazione sul piano snack, lasciando il resto in penombra, così da differenziare anche l'area cucina da quella living. Quando si appende una luce su un tavolo o un'isola da cucina, la distanza consigliata dalla parte inferiore della luce alla superficie del tavolo o dell'isola deve essere compresa tra i 70 e i 90 centimetri. Anche la dimensione può fare la differenza per cui una luce più piccola può andare più in basso, mentre una più grande va spostata più in alto.

Il bagno

Il miglior design di illuminazione per ogni stanza è quello che prevede fonti di luce diverse in base alle varie funzioni, provenienti da direzioni diverse e che contemplino le migliori lampadine per quella stanza. In bagno si svolgono innumerevoli attività differenti che possono richiedere diverse illuminazione, dalla pulizia generale all'igiene personale, dal relax alla preparazione. Per un'illuminazione generale della stanza è in genere sufficiente una luce ambientale, come un lampadario a soffitto, che crea un bagliore diffuso nello spazio ma che può non essere molto lusinghiero con il proprio volto. In bagno bisognerebbe evitare una luce troppo fredda perché può creare il fastidioso effetto "invecchiamento" della pelle quando ci si guarda allo specchio. È sempre dunque consigliato l'uso di uno specchio con luce perimetrale che aiuta la rasatura o il make up quotidiano. Avere inoltre le luci legate ad un dimmer può essere la soluzione ideale per assecondare le diverse funzioni ed evitare fastidiosi abbagliamenti di luce al mattino o nel cuore della notte.

La camera da letto

Illuminare una stanza sembra un gioco da ragazzi: basta mettere un lampadario, collegarlo all'impianto elettrico ed il gioco è fatto. Ma spesso in molti sottovalutano quanto possa essere importante una corretta illuminazione per il benessere psico-fisico giornaliero. Abbiamo tutti bisogno di riposare ma le camere da letto oggi si sono trasformate da spazi dormienti a stanze multifunzionali della casa dove progettare la giusta illuminazione può essere difficile. Nella camera da letto è sempre consigliabile un lampadario centrale che crea un bagliore uniforme nell'intera stanza che risulta perfetta per le attività di tutti i giorni, come vestirsi, pulire e mettere in ordine. Se nella camera da letto è presente anche una zona studio, si può optare per un'illuminazione dedicata leggermente più alta, tra i 3.000 e i 4.000 gradi Kelvin che risulta più fredda e aiuta la concentrazione. Per chi ama leggere a letto, delle lampade direzionali a parete o sui comodini sono sempre consigliabili, purché ben schermate in modo da non rischiare il fastidioso effetto d'abbagliamento o infastidire un eventuale partner. Se si ha una cabina armadio è importante pensare ad un'illuminazione a LED apposita, con sensori di movimento per risparmiare, in modo da poter scegliere con attenzione i propri outfit prima di uscire. Inoltre in camera è sempre opportuno usare un dimmer che permetta di regolare l'intensità luminosa per creare diversi effetti di luce sia per chi desidera creare un'atmosfera romantica che per chi necessita di più luce.

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Proposte d'illuminazione dal Salone del Mobile 2018

Durante la settimana del design milanese, il capoluogo lombardo si è confermato capitale del design internazionale. Sono tante le novità e le tendenze emerse per il mondo dell'arredamento; varie anticipazioni dal mondo degli elettrodomestici; e molti sono anche i progetti di illuminazione che sono stati presentati durante gli eventi del Salone del mobile.Milano e del Fuorisalone. Da Ingo Maurer, maestro della luce, a Neri & Hu e Alejandro Aravena, sono solo alcuni dei nomi dei designer che hanno presentato nuovi elementi d'illuminazione.

Ingo Maurer ha realizzato una luce fatta da un guanto di plastica blu con lampadine smerigliate attaccate alla punta delle dita. La tonalità blu usata per il guanto ricorda il blu di Yves Klein, di cui il 28 aprile 2018 si celebra il 90° anniversario dalla nascita. Ini Archibong ha disegnato il lampadario Moirai multicolor fatto da tradizionali vasi in vetro soffiato a mano che possono creare combinazioni differenti per realizzare ciò che il designer chiama una "costellazione di nuvole". Alejandro Aravena ha progettato una luce esterna a forma di anello che è stata lanciata da Artemide: la luce ha come particolarità dei sensori che si accendono solo quando rileva il movimento. L'architetto francese Jean Nouvel descrive il suo On Lines per Nemo come "un gioco semplice e preciso di superfici colorate" simile alle luci dello skyline delle città.

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