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La funivia italiana che sfida le leggi della natura

Oggi più che mai è necessario rivivere le bellezze dell’Italia e della Valle d’Aosta e ai piedi del Monte Bianco, che sovrasta la valle, maestoso e millenario all’orizzonte, si trova la funivia dello Skyway Monte Bianco, chiamata “cattedrale del cielo”, che appare come una fune tesa da Courmayeur al cielo infinito.
A cura di Clara Salzano
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Skyway Monte Bianco è come una fune tesa da Courmayeur al cielo. La chiamano "cattedrale del cielo" e per chi arriva ai piedi del Monte Bianco che sovrasta la valle, maestoso e millenario all’orizzonte, è facile intuirne il motivo. La funivia dello Skyway Monte Bianco sembra sfidare le leggi della natura lì in cima alla montagna verso cui offre una via privilegiata che ha riaperto l’11 febbraio 2021 per rRiscoprire la gioia della grande montagna: "La riapertura di Skyway è un importante segnale di ripartenza per la nostra regione.", ha dichiarato l’assessore Luigi Bertschy, "Oggi più che mai è necessario rivivere le bellezze della Valle d’Aosta, nel massimo rispetto dei protocolli di sicurezza, e Skyway ne è simbolicamente l’espressione più alta e evoluta".

Skyway Monte Bianco è la storia di quest’impresa ingegneristica e architettonica unica. È una storia di ricerca, inventiva, fatica affinché fosse una struttura leggera come un prodigio, come una fune tesa per unire la terra al cielo. Fu l'ingegnere Dino Lora Totino ad immaginare nel 1941 un impianto avveniristico, un mezzo di risalita che consenta a tutti di arrivare sulla cima del Monte Bianco partendo da Courmayeur. E nel 1947, nonostante il conflitto mondiale e le condizioni di lavoro proibitive, Dino e i suoi realizzano l'impianto che nessuno aveva mai osato immaginare, proprio dove sorgeva lo storico Rifugio Torino, su un dislivello di più di duemila metri. Negli anni le Funivie del Monte Bianco sono state aggiornate per rispettare i moderni standard di sicurezza e tecnologia. Oggi Skyway Monte Bianco consente di superare duemila metri in quindici minuti a bordo di quattro cabine sferiche, navicelle levigate che sfiorano il dorso del Monte Bianco, sospese, con vista a 360 gradi delle vette del Monte Bianco e degli altri maestosi quattromila della Valle d’Aosta: Cervino, Gran Paradiso, Monte Rosa, Grand Combin.

Salire sul Monte Bianco a bordo di Skyway offre la sensazione di un morbido volo tra le nuvole. Si parte dalla stazione di Courmayeur a 1300 metri, progettata per avvicinarsi il più possibile allo standard Zero Energy Building: sul tetto a forma di vela sono installati pannelli fotovoltaici e la luce artificiale proviene da lampade a led a bassissimo assorbimento. La stazione di partenza, un tempo a La Palud, oggi si trova nelle frazione di Entrèves per rispondere ai più alti standard di stabilità geologica. Il Pavillon è dove trova posto la stazione intermedia che ha un disegno architettonico d’eccezione: si schiude come le palpebre di un occhio che non smette mai di ammirare le vette. A 3466 metri di quota sorge la stazione di Punta Helbronner, che appare come un fiore raro cresciuto nel ghiaccio e, all’interno, le pareti rivestite di larice valdostano trasmettono una sensazione di calda prossimità, vicinanza, contatto permanente col paesaggio delle nevi perenni. Ci sono voluti dieci anni di progettazione, quattro anni di cantiere per ottenere l'impianto così come possiamo viverlo oggi. Skyway Monte Bianco è un orgoglio tutto italiano.

Basta arrivare a Courmayeur e salire a bordo di Skyway Monte Bianco per vivere la grande montagna che diventa quell’esperienza possibile che regala emozioni indelebili a chiunque accetti, e cerchi, la bella vertigine della natura e del silenzio in quota. Skyway Monte Bianco è una via privilegiata alla cima, un viaggio che schiude il segreto delle altezze, un’esplorazione che conduce sempre più lontano da ciò che conosciamo, dai luoghi di ogni giorno. Lassù il respiro si allarga, i pensieri prendono un altro peso, lo sguardo cambia: tutto è un richiamo alla meraviglia.

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