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La lezione di Philippe Daverio, lo storico dell’arte che amava il design

Philippe Daverio è stato uno degli uomini di Cultura più poliedrici e complessi che abbiamo avuto in Italia. Ha sempre amato definirsi uno storico dell’arte, e così lo ha scoperto il pubblico televisivo attraverso i suoi programmi culturali, eppure Daverio è stato un grande amante e conoscitore del Design di cui oggi restano diverse lezioni che continueranno a guidare e ispirare le future generazioni.
A cura di Clara Salzano
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"Il design è utopia…un'incitazione ad immaginare il mondo diverso da quello che è.", diceva Philippe Daverio in una delle sue magistrali lezioni presso il Politecnico di Milano, durante il corso di Storia del design. Nonostante si sia sempre definito uno storico dell'arte, come anche era conosciuto dal pubblico televisivo per i suoi diversi programmi da critico e narratore d'arte, Philippe Daverio è stato un grande appassionato, cultore ed esperto di design. Per anni è stato il volto della Milano Design Week di cui presentava l'evento di apertura organizzato ogni anno dalla rivista Interni all'Università Statale di Milano, dove abbiamo avuto l'onore di intervistarlo ed assaporare la sua vasta conoscenza del mondo della cultura internazionale.

Rapporti con il mondo del design

Il legame di Philippe Daverio col mondo del design risale agli anni Sessanta, quando comincia a collaborare con il fratello Pierre, promotore di marchi d'arredamento come Zanotta e Cini & Nils in Francia e Germania. E partecipa già in quegli anni ai vari Saloni del mobile, a Milano e a Colonia. Roche-Bobois lo prese come collaboratore durante l'ultima edizione di Eurodomus. Da lì la sua carriera nel mondo del design non conoscerà sosta. Philippe Daverio vive in Europa proprio negli anni in cui i grandi designer italiani, dai fratelli Castiglioni a Ettore Sottsass, inventano e influenzano il design internazionale. E sicuramente in quest'atmosfera di fermento culturale Daverio è sempre stato una delle voci più autorevoli tanto da aprire nel 1975 una Galleria in via Montenapoleone, dove avrà sempre un'attenzione per le arti decorative, principalmente dei più importanti vetrai francesi. Negli ultimi anni Settanta diventerà infatti l'esperto ufficiale di Finarte per le arti decorative del XX secolo, ed è stato il promotore delle prime vendite all'asta in Italia di modernariato. Gli anni Cinquanta del design hanno catturato a lungo il suo interesse tanto da organizzare una prima mostra a Milano presso la Galleria del Milione nel 1983 e in seguito nella sua galleria di via Montenapoleone e a New York.

Lezioni di Design

Critico d'arte, giornalista, conduttore televisivo e docente, Philippe Daverio negli ultimi aveva collaborato con diverse realtà legate all'architettura e al design. Nel 1990, assieme ad Elena Pron aveva iniziato la raccolta dei prototipi del design italiano e su Ettore Sottsass pubblicherà la prima monografia: "Lui è tutto un gioco di spostamento dei linguaggi..Non penso Sottsass sia da guardare sotto lo specifico del "che cosa fa", ma sotto la qualità del "come fa". Quello che conta è sempre questo suo modo di comporre e ricomporre in modo leggero e fantasioso, come se il mondo fosse una grande scatola di mattoncini di legno per far casette". Gli studenti di Storia del design presso il Politecnico di Milano ricordano le sue lezioni in cui riusciva a toccare ogni tipo di argomento spaziando dalla politica all'arte, dal teatro all'architettura. Dal 2006 è stato anche professore ordinario di Disegno Industriale presso l'Università degli Studi di Palermo e del design diceva che "serve ad immaginare come potrebbe essere il mondo". Ecco perché le sue parole continueranno ad interessare e ispirare le generazioni future. Daverio è riuscito infatti a segnare il mondo della cultura italiana del Novecento fino ad oggi e fortunatamente le sue conversazioni sul design sono spesso state registrate creando una preziosa eredità che non dimenticheremo mai.

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