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La stazione galleggiante che ripulisce gli oceani

La designer Lenka Petráková ha ideato un modo per risolvere l’inquinamento degli oceanici, si chiama 8° continente e consiste in una stazione galleggiante che raccoglie i detriti di plastica dalla superficie dell’acqua e li scompone in materiale riciclabile. Il progetto è stato inoltre recentemente insignito del Gran Premio 2020 per l’architettura e l’innovazione del mare.
A cura di Clara Salzano
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"Il mare è tutto", scriveva Jules Verne in "Ventimila leghe sotto i mari". Partendo da tale affermazione la designer Lenka Petráková ha ideato un modo eliminare i rifiuti dagli oceanici. Si tratta di una stazione galleggiante che raccoglie i detriti di plastica dalla superficie dell'acqua e li scompone in materiale riciclabile. Chiamato 8° Continente, l'obiettivo del progetto è un futuro più pulito e sostenibile per gli ambienti marini. Il progetto è stato inoltre recentemente insignito del Gran Premio 2020 per l'architettura e l'innovazione del mare promosso dalla Fondazione Jacques Rougerie.

"Gli oceani oggi non sono solo regioni inquietanti e proibite, ma aree che, nonostante il fatto che potrebbero non aver mai visto un essere umano, risentono degli effetti delle attività umane.", scrive  Lenka Petráková in riferimento al suo progetto di tesi 8° Continente, "L'inquinamento marino da plastica ha avuto un impatto su almeno 267 specie. A livello globale, milioni di tonnellate di rifiuti entrano nell'oceano ogni anno. A causa delle correnti oceaniche, questi rifiuti di plastica vengono raccolti in aree particolari, una di queste è il Great Pacific Garbage Patch (The 8th Continent). Garbage Patch è la posizione per la stazione galleggiante proposta che raccoglie i detriti di plastica dalla superficie dell'acqua…Oggi è il momento di valutare il potere immersivo degli oceani. Creano la vita sulla Terra e danno forma alla nostra atmosfera. Oggi è il momento di agire, agire e lottare per l'ambiente."

8° Continente è una stazione galleggiante con diversi processi che rispondono ai cambiamenti ambientali in loco. Il progetto di Lenka Petráková collega la struttura di ricerca e istruzione con il centro di riciclaggio della plastica oceanica. Questa nuova struttura non si occupa solo della pulizia dell'oceano, ma riflette i processi che si verificano sull'acqua e apprende dai processi biologici degli organismi marini. Considerata come un'architettura dinamica, la stazione galleggiante sta seguendo tre diversi principi ecologici principali: delle fluttuazioni per cui l'edificio è progettato e percepito come luogo in cui interagiscono diversi processi culturali e naturali; di stratificazione secondo cui l'organizzazione dell'edificio emerge dalle interazioni tra le sue diverse proprietà e livelli; di interdipendenza: le relazioni tra le proprietà degli edifici e l'ambiente sono reciproche. La struttura sostenibile risponde agli stimoli esterni e si sviluppa sulla base di questi per ripulire gli oceani e ripristinare l'equilibrio nell'ambiente marino.

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