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Le moto elettriche per esplorare Marte e la Luna

Uno dei sogni più grandi per il futuro dell’umanità è quello di mettere piede su Marte e colonizzare la Luna. La NASA negli ultimi anni ha lavorato incessantemente affinché questo sogno possa diventare presto realtà e Andrew Fabishevsky e Simon Grytten sono due designer che hanno progettato moto elettriche in grado di correre ed esplorare altri pianeti o la superficie lunare.
A cura di Clara Salzano
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Sicuramente uno dei sogni più grandi per il futuro dell'umanità è quello di mettere piede su Marte e colonizzare la Luna. La NASA negli ultimi anni ha lavorato incessantemente affinché questo sogno possa diventare presto realtà e anche molti imprenditori avanguardisti, come Elon Musk, si stanno impegnando per rendere possibile uno sbarco sul Pianeta rosso entro il 2050. Questa possibilità futura passa inevitabilmente attraverso un lungo studio di tutte le condizioni adatte a vivere su un altro pianeta, l'analisi dell'ambiente, delle superfici e di altri elementi importanti come i mezzi adatti agli spostamenti su Marte come sulla Luna. Andrew Fabishevsky e Simon Grytten sono due designer che hanno progettato moto elettriche in grado di correre ed esplorare altri pianeti o la superficie lunare.

LMV v1

LMV v1 è il concept motociclistico della NASA lanciato da Andrew Fabishevsky che ha immaginato come sarebbe un café racer extraplanetario. Progettato per imitare lo stile dei rover lunari della NASA, l'LMV v1 è dotato di un design esoscheletrico che nasconde i propri componenti utilizzando un foglio di mylar. Il veicolo spaziale è privo di fari o fanali posteriori, visto che non ce ne sarebbe l'utilità. Grazie a ruote fuoristrada e un sistema di sospensioni girevoli è possibile guidare su superfici ondulate come quelle della Luna in modo confortevole. Il serbatoio del carburante potrebbe essere rappresentato da quella sfera dorata posta sotto la sella, staccabile in modo da rimuoverla e riempirla ogni volta che serve altro carburante. La moto elettrica LMV v1 è un prototipo concettuale che attende solo un finanziatore visionario che produca questa due ruote avveniristica.

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NASA Bike

Il designer Simon Grytten ha progettato un modello di bici adatta alle missioni su Marte. Si chiama NASA Bike e d è fornita con schizzi dettagliati da cui si apprende che si tratta di una due ruote a batteria che oltre a caricarsi da sola carica anche la batteria della stazione base sfruttando l'energia eolica fornita dalle tempeste spaziali. La NASA Bike si trasforma in una turbina eolica quando non viene utilizzata, in questo modo diventa risorsa oltre che mezzo di trasporto. La bici si collega alla stazione di ricarica che funge da grande generatore per fil pianeta ostile. Quando il veicolo a due ruote si muove, viene utilizzato come una e-bike dal design molto essenziale. Il telaio è sicuramente più robusto rispetto ad una normale bicicletta, più simile a una moto ma ad avvicinare la NASA Bike ad una bici è probabilmente proprio il design del manubrio. Tuttavia il veicolo dovrà essere adatto a guidare anche durante le tempeste di sabbia. Il forcellino posteriore è simile ad altri modelli di motociclette esistenti come il sedile o la sella che richiama lo stile motociclistico classico o café racer. Mancano i pedali per bicicletta per cui è probabile che il veicolo abbia un motore, per cui risulta essere più simile ad una moto. Se si osservano le ruote da vicino, si nota un set di lame angolate, che sostituiscono i raggi classici, che probabilmente costituiscono la forza motrice che serve al veicolo per funzionare bici. Le pale vengono spostate in posizione per produrre elettricità. È questa elettricità che fa correre la Nasa Bike su Marte per colonizzare nuovi pianeti e oltre.

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