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Luoghi dimenticati: viaggio nelle costruzioni abbandonate più suggestive del mondo

Dal villaggio olimpico di Berlino agli ospedali psichiatrici degli Stati Uniti, Sylvain Margaine ha fotografato alcuni luoghi abbandonati e destinati all’oblio: ecco la sua testimonianza.
A cura di Clara Salzano
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Ospedali, manicomi, orfanotrofi, colonie, campi di concentramento, ville, cinema, fornaci, depositi treni, aree e caserme militari, chiese, cimiteri, conventi, fabbriche di lana, di seta, di mattoni, hotel, discoteche, centrali elettriche, sono tanti i luoghi abbandonati in giro per il mondo, testimonianza sulla Terra di qualcosa che non ha funzionato. Un tempo spazi abitati e brulicanti di vita, oggi questi luoghi rischiano il completo abbandono e degrado. Architetture fantasma, palazzi nel deserto o nella foresta che sembrano tornare alla natura, parchi giochi desolati, stazioni, vecchi mulini, luoghi di produzione e vita che per diversi motivi sono stati isolati rischiando l'oblio, danneggiati dalle intemperie e dagli anni che passano inesorabilmente. Tetti crollati, muri scrostati, vetri rotti, sono segni del tempo evidenti per questi luoghi dimenticati, spesso oggetto di diversi progetti fotografici e mostre, che ritraggono ed hanno come protagonista "l'abbandono". Alcuni attraverso le immagini narrano e raccontano la natura temporale dei luoghi, quello che c’era e che ancora esiste, oggetti, tracce, storie, piccoli cocci di memoria; altri la natura che tesse ragnatele, allunga radici, sfonda i tetti e ci mostra sbiadite impronte e scheletri del tempo. Le immagini fotografiche diventano così una favola macabra e gotica, qualcosa di denso in quella solitudine che affascina ed al contempo spaventa.

Partita alla ricerca del luogo dove fu girato "L’esercito delle dodici scimmie", la centrale elettrica abbandonata di Westport, nel Maryland, da dieci anni la fotografa Sylvain Margaine percorre il mondo alla ricerca di luoghi proibiti, dimenticati da tutti. Dalla città di origine di Michael Jackson, oggi una città fantasma, al villaggio olimpico di Berlino del 1936, passando per chiese sconsacrate, castelli dimenticati, stazioni ferroviarie, prigioni o ospedali psichiatrici ormai chiusi, fabbriche abbandonate o stazioni fantasma, il libro fotografico di Sylvain Margaine è una raccolta di immagini suggestive che raccontano un enorme patrimonio oscurato dal tempo, destinato all'oblio. Le incredibili fotografie sono inserite nel volume “Luoghi dell'Abbandono” di edizioni Jonglez e affiancate da testi evocativi di David Margaine che parlano di luoghi da cui l'uomo è andato via senza farci più ritorno. Tra questi c’è anche il castello siracusano di Portopalo di Capo Passero, un ospedale psichiatrico negli Stati Uniti, un sanatorio di Potsdam, una scuola veterinaria di Bruxelles o una metropolitana mai nata ad Anversa.

Tra il fotoromanzo horror ed il reportage di archeologia industriale, questo volume nasce come emanazione di Forbidden-places.net, data base internazionale di esplorazioni urbane, in video, testi e foto, inaugurato da Sylvain Margaine nel 1998 (www.forbidden-places.net), il libro fotografa e spiega con i testi onirici e fantasmatici di David Margaine il meglio di 70 esplorazioni urbane degli ultimi 10 anni. È un’introduzione all’estetica dell’abbandono, un viaggio spiega l’autore-provocatore dall’altra parte dello specchio delle nostre società industriali. Società che a quanto pare producono sempre più spesso non più gli ormai famosi non-luoghi, ma inquietanti ex luoghi senza possibilità di redenzione.

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