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Michael Jantzen, il pioniere dell’architettura sostenibile

Michael Jantzen era un architetto brillante e visionario. La sua casa del futuro è un progetto che ancora oggi è visionario e attuale. Considerato il pioniere dell’architettura sostenibile, le sue opere continuano ad essere fonti di ispirazione e riferimenti per l’architettura contemporanea ammirata dalle sue intuizioni.
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A cura di Clara Salzano
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Guardando le architetture di Michael Jantzen di trent'anni fa non si faticherebbe a pensare che siano state realizzate oggi. Mezzo artista, mezzo architetto, il designer americano Michael Jantzen è stato un pioniere del design e dell'architettura sostenibili. I suoi progetti immaginano edifici di domani modulari e autosufficienti in termini di energia, proprio come le architetture che si progettano oggi.

Gli obiettivi dell'architettura autosufficiente di Michael Jantzen non erano dissimili da ciò che così tanti architetti stanno cercando di realizzare oggi. Basta leggere i principi che guidano il suo progetto per una "casa autonoma" per rendersi conto della profonda modernità del designer americano: "Innanzitutto, bisogna che sia una casa mobile, leggera e abbastanza piccola da essere rimorchiata per lunghe distanze sulla strada, o essere trasportata in elicottero, o persino essere fatta galleggiare sull'acqua – In secondo luogo, essere indipendente dai collegamenti di utilità (elettricità, gas, acqua e fognature) e dai combustibili fossili – In terzo luogo, deve essere riproducibile in serie ad un costo competitivo con viaggiatori di lusso di dimensioni comparabili".

Da sempre interessato alla progettazione solare passiva, Michael Jantzen è stato uno dei pionieri del movimento per il design sostenibile. Tra le sue architetture più conosciute c'è la casa a cupola, costruita nel 1982 per i suoi genitori nell'Illinois meridionale e realizzata con lamiere di acciaio per ascensori a grano circolare. Gli altri suoi progetti riguardano case ad alta efficienza energetica, basate su sistemi modulari ad alta tecnologia abitativa. Notevole è il suo progetto "M-House" del 1999 che consiste in un sistema abitativo modulare, mobile e rispettoso dell'ambiente, proprio com'è tanto in voga oggi in architettura. La casa ha la particolarità di poter cambiare configurazione in base ai desideri dei suoi abitanti e all'ambiente grazie a pannelli rettangolari intercambiabili che possono essere usati per sedersi, dormire o lavorare. M-House è completamente alimentata da fonti energetiche alternative ed è anche progettata per essere autosufficiente.

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