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Milano nascosta: apertura straordinaria dell’appartamento Portaluppi

È da non perdere la visita all’appartamento di Piero Portaluppi, all’interno della Casa degli Atellani, che apre in via straordinaria in occasione del Fuorisalone 2016.
A cura di Clara Salzano
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Ci sono dei luoghi di Milano che si celano agli occhi dei più. Sono spazi che nascondono tesori di cui spesso gli stessi milanesi ignorano l'esistenza o che semplicemente viene loro nascosta. A volte questi tesori si svelano ed è proprio durante la settimana del design milanese, in occasione del Fuorisalone 2016, che apre in via del tutto eccezionale un luogo nascosto di Milano: si tratta dell'appartamento di Piero Portaluppi sito presso la Casa degli Atellani, e ora abitato dal nipote, Piero Castellini. L'apertura straordinaria al pubblico dell’appartamento del celebre architetto milanese, organizzata dalla Fondazione Portaluppi, è ad ingresso libero dal museo Casa degli Atellani/Vigna di Leonardo, in Corso Magenta 65, e consentita fino al 17 aprile dalle 9 alle 18.

Non si visita normalmente l'appartamento di Piero Portaluppi: in occasione del Fuorisalone 2016, a piccoli gruppi e per la durata di una decina di minuti si può entrare nelle stanze dove visse il famoso architetto milanese, al piano terra della Casa degli Atellani, dove oggi risiede il nipote Pietro Castellini. La visita è articolata in cinque tappe attraverso le stanze che più di altre conservano la fisonomia e i dettagli portaluppiani: l’anticamerino, la scaletta rossa, la sala verde, il salotto e soggiorno della meridiana, lo studiolo. I visitatori, grazie ad una breve brochure cartacea, possono rendersi conto delle caratteristiche di ogni ambiente che l'erede di Portaluppi conserva senza stravolgere. Nonostante la casa, vissuta dal 1993, si sia arricchita di arredi e ornamenti non originario, il fascino dell’insieme è rimasto lo stesso. Gli affreschi, le pavimentazioni, la suddivisione dello spazio è rimasto invariato.

L'appartamento di Piero Portaluppi è ricavato in un’ala laterale della Casa degli Atellani, che l’architetto restaurò per il suocero Ettore Conti tra il 1919 e il 1921. "Portaluppi, libero da committenti, ha potuto dare libero sfogo alla sua fantasia decorativa e coltivare la passione per gli orologi solari", spiega la Fondazione Piero Portaluppi, "Ne risulta una casa in continua evoluzione, tra citazioni e divertissement, come testimoniano le fotografie scattate in diversi periodi"

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