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Milano, il nuovo quartiere di Porta Nuova-Gioia tra grattacieli e spazi verdi

Via Melchiorre Gioia a Milano come la conoscete presto non esisterà più perché è in corso un importante piano di rigenerazione urbana dell’intera area che vedrà la realizzazione di quattro nuovi edifici, una green line e si parla anche di scoperchiare il tratto di Naviglio Martesana da sotto il Pirellino ai Bastioni di Porta Nuova.
A cura di Clara Salzano
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Con milioni di metri quadrati e spazi pubblici sviluppati, Porta Nuova rappresenta una delle più grandi riqualificazioni urbane a uso misto completate in Europa in un centro storico cittadino. Da anni la rigenerazione urbana della zona ha offerto alla città nuovi stimoli, prospettive e scenari futuri ottimisti. Nei prossimi anni il progetto vedrà un ulteriore sviluppo di oltre 400.000 metri quadrati allo scopo di completare il quartiere e creare un corridoio di rigenerazione urbana dalla Stazione Centrale allo Scalo Farini, fino alle aree Expo attraversando la Bovisa. Artefice della trasformazione del quartiere di Porta Nuova, oltre al Comune di Milano, è la COIMA SGR, la società di investimento immobiliare che si è aggiudicata, dopo una furibonda asta pubblica, per 175 milioni di euro il complesso immobiliare di via Giovanni Battista Pirelli 39 a Milano, conosciuto come Pirellino, e che realizzerà gli edifici di Gioia 20, Pirelli 35, Gioia 22 e Pirelli 39 modificando ancora lo skyline di Milano.

Il nuovo quartiere di Porta Nuova-Gioia vedrà la realizzazione di 260.000 metri quadrati lungo via Melchiorre Gioia, più 20.000 metri quadrati di spazi pubblici. COIMA si è fatto promotore di un masterplan unitario che sarà guidato da Gregg Jones dello studio Pelli Clarke Pelli Architects, che già aveva definito il masterplan di Porta Nuova, con altri validi professionisti quali Patricia Viel dello studio Antonio Citterio Patricia Viel, Chris Choa di AECOM, Ibrahim Ibrahim di Portland, Jim Burnett dello studio OJB e Andreas Kipar di Land come paesaggisti. Il programma di investimento di COIMA per la riqualificazione del quadrante nord est di Porta Nuova verso la Stazione Centrale è iniziato nel 2015 con l’acquisizione dell’ex torre INPS in via Melchiorre Gioia 22, dei terreni tra via Melchiorre Gioia e via Giovanni Battista Pirelli, dell’ex sede Telecom di via Giovanni Battista Pirelli 35 e infine del complesso immobiliare di via Giovanni Battista Pirelli 39 a Milano, conosciuto come Pirellino.

La riqualificazione di Porta Nuova nel 2018 ha ottenuto il MIPIM Award come miglior progetto di rigenerazione urbana del mondo. L’area comprende, oltre al Bosco Verticale e la zona attorno alla Biblioteca degli Alberi, il parco pubblico meta ormai quotidiana di cittadini e turisti, l’ex edificio Telecom di Via Pirelli 35, l’ex edificio degli Uffici Tecnici Comunali di Via Pirelli 39, l’ex edificio INPS di Via Melchiorre Gioia 22 e il lotto di incrocio tra Via Melchiorre Gioia e via Sassetti. L’intervento di COIMA per la riqualificazione di Porta Nuova è stato qualificato da tre concorsi di progettazione internazionali che hanno assegnato ad Antonio Citterio Patricia Viel la realizzazione dei due edifici confinanti con Via Melchiorre Gioia – Sassetti (Gioia 20); allo studio di Cesar Pelli la definizione del progetto Gioia 22; mentre sono in corso i concorsi per Pirelli 35 e Pirelli 39, e si parla anche di scoperchiare il tratto di Naviglio Martesana che scorre da sotto il Pirellino ai Bastioni di Porta Nuova.

Milano può candidarsi come laboratorio europeo di innovazione nello sviluppo del territorio, con progetti di nuova generazione in grado di contribuire alla composizione di una ricetta italiana vincente nel realizzare edifici sostenibili che sappiano coniugare rendimento economico e sociale".
Manfredi Catella, Founder & CEO di COIMA SGR.

Gioia 20

Gioia 20 corrisponde al lotto di incrocio tra Via Melchiorre Gioia e via Sassetti. Qui Antonio Citterio Patricia Viel hanno vinto il concorso di progettazione con la costruzione di due edifici sobri ed eleganti posti sui due lati della via Melchiorre Gioia, uno alto 23 piani e l’altro 14, che sembrano digradare verso la Biblioteca degli Alberi. I due edifici saranno destinati ad uffici e l'inizio dei lavori è previsto nel 2020 con consegna nel 2022. “Abbiamo lavorato per un progetto che ha un suo significato mentre diventa parte di un vasto progetto urbano. Abbiamo concepito l'architettura su principi tecnologici e culturali innovativi, puntando a un nuovo modo di usare l'architettura e alle sue relazioni materiali e immateriali con la città. ”, ha dichiarato Patricia Viel sul suo design vincente.

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Gioia 22

Gioia 22 è l'edificio che verrà realizzato al posto dell’edificio ex INPS, costruito nel 1967 e in disuso dal 2012. Il progetto dello studio Cesar Pelli prevede la creazione di una torre di 26 piani fuori terra su 120 metri e 4 piani interrati per una superficie lorda totale di 68.432 m2. Inoltre l'edificio sarà dotato di oltre 6.000 m2 di pannelli fotovoltaici che consentiranno una riduzione del fabbisogno energetico del 75%. "L’originale forma della torre rappresenta il risultato della confluenza di due tessuti urbani e al tempo stesso la risposta all’esigenza di ottimizzazione della luce e dell’energia solare. La combinazione di questi due fattori ha determinato la singolarità di una forma dinamica in grado di esprimere in modo autentico la sua particolare collocazione nello skyline milanese.", ha dichiarato Gregg Jones, Principal di Pelli Clarke Pelli Architects.

Pirelli 35

Pirelli 35 corrisponde all’edificio ex Telecom, acquistato per 130 milioni di euro da Coima. Il progetto è oggetto di un concorso internazionale che nella fase finale vede la partecipazione degli studi KPF, Snohetta e Park. A gennaio 2020 sarà definito il vincitore. Il progetto prevede la riqualificazione e il riposizionamento dell’edificio ex Telecom che si sviluppa su una superficie di oltre 40.000 metri quadrati su 9 piani fuori terra e 2 interrati. L'inizio realizzazione è previsto nel 2021 con consegna entro il 2022.

Pirelli 39

Pirelli 39 rappresenta l’ultimo acquisito in casa COIMA. L’immobile era stato originariamente progettato negli anni ’50 da un gruppo di architetti italiani (Gandolfi, Putelli, Bazzoni, Fratino) per ospitare gli uffici tecnici comunali che qui vi hanno trovato sede fino al 2013, per poi rimanere inutilizzato. Composto da una torre di 26 piani alta 90 metri, un corpo basso a ponte su via Melchiorre Gioia e una autorimessa interrata di tre piani, il complesso è libero su tutti i lati e ha una superficie di intervento di oltre 60.000 mq. Come per molti dei propri progetti, anche per Pirelli 39 COIMA indirà un concorso di progettazione internazionale che avrà per oggetto non solo l’edificio ma anche gli spazi pubblici adiacenti, continuando così l’opera di rigenerazione urbana dell’area, iniziata con Porta Nuova.

Headquarter Gruppo Unipol

Accanto al piano di riqualificazione di Porta Nuova promosso da COIMA si affianca il progetto per il nuovo headquarter milanese del Gruppo Unipol. Il progetto, sito in via Melchiorre Gioia angolo via Castiglioni, prevede la realizzazione di un edificio a forma ellittica che comprende una superficie totale di 31.000 mq lungo su 23 piani fuori terra e 3 piani interrati. Il progettista incaricato è stato l'architetto Mario Cucinella che ha rivestito l'edificio con un involucro esterno a doppia pelle con una geometria a rete fatto in legno e vetro. Del suo progetto Cucinella dice che "permette alla torre di inserirsi armoniosamente in un ambiente già fortemente costruito".

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