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Da Charlie Chaplin a Le Corbusier, Montreux Riviera per design lovers

Anche la fuga può diventare un sogno. Così iniziare ad esplorare, pur solo con la mente un nuovo territorio, neppure così lontano dall’Italia, può rendere il desiderio di tornare a viaggiare presto più reale. E la nostra attenzione è rivolta a Montreux Riviera, soprannominata “La riviera svizzera”, che tra vigneti unici al mondo, architetture moderniste e castelli medievali costituisce un tesoro da esplorare il prima possibile.
A cura di Clara Salzano
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Villa Le Lac di Le Corbusier Foto Stefano Govi
Villa Le Lac di Le Corbusier Foto Stefano Govi

“If you want peace of soul, come to Montreux“, diceva Freddie Mercury quando parlava della città di Montreux dove aveva deciso di trasferirsi nel 1991 e molte delle sue canzoni sono state ispirate da questo piccolo tesoro nascosto tra le montagne svizzere e il Lago Lemano: "It’s all so beautiful, Like a landscape painting in the sky, yeah. Mountains are zooming higher, mmm. Little doves scream and cry. My world is spinning and spinning and spinning. It’s unbelievable. Sends me reeling. Am I dreaming. Am I dreaming. Oooh it’s bliss.", cantava in "A Winter’s Tale".

Il piccolo luogo paradisiaco che si estende da Lutry a Villeneuve nel Canton Vaud, a solo un'ora da Ginevra, ha da sempre attratto alcune delle personalità più note della storia nel mondo dell'arte, del cinema e della musica, da Jean-Jacques Rousseau a Lord Byron, da Ernest Hemingway a Victor Hugo a Charlie Chaplin. Si tratta di Montreux Riviera, soprannominata "La riviera svizzera" grazie al suo microclima ideale e al paesaggio mozzafiato, incastonato tra il lago e le montagne. La regione, e in particolare le rive del lago, furono abitate sin dal 4000 aC o prima. Nel corso dei secoli i Celti, gli Elvezi e i Romani, si sono successi a Montreux Riviera fino alla conquista bernese del 1536, allontanata poi dalla rivoluzione vodese del 1798. Durante il XVIII secolo Montreux Riviera ha vissuto la sua età d'oro con l'arrivo del turismo, la costruzione dei primi grandi alberghi e l'arrivo della ferrovia nel 1861, persino il leggendario Orient Express si è fermato qui. Oggi Montreux Riviera è conosciuta nel mondo intero come la "Perla del Lago di Ginevra" che offre vari mete da esplorare per gli appassionati del design e della natura. Ne abbiamo selezionate dieci particolarmente suggestive:

1. Montreux

Con le sua case opulente, le strade acciottolate e le antiche murature, Montreux è famosa per la sua bellezza paesaggistica, gli edifici Belle Epoque, banchine fiorite e il vicoli intimi e ripidi del centro storico. La città è facilmente raggiungibile dall'Italia i treno e con un unico biglietto: lo Swiss Travel Pass che copre la rete di trasporti pubblici più fitta del mondo. In poco più di 3 ore si raggiunge la "Perla del Lago di Ginevra" da Milano. Lo Swiss Travel System propone a chi arriva dall’estero la possibilità di esplorare destinazioni, montagne, laghi e oltre 500 musei con un unico biglietto e per diversi giorni.

Montreux è conosciuta nel mondo intero non solo per la sua bellezza paesaggistica ma anche per il suo legame con la musica. D'estate ogni anno si svolge il Montreux Jazz Festival e il Septembre Musical. Molte canzoni sono state ispirate da Montreux come "Smoke on the Water" dei Deep Purple basata sull'incendio del casinò di Montreux al quale il gruppo ha assistito. Il Casino Barrière de Montreux ospita i leggendari "Mountain Studios" che hanno visto passare artisti come David Bowie, The Rolling Stones, Led Zeppelin e i Queen che qui fissarono il proprio studio di registrazione in uno dei periodi più importanti nella vita di questa leggendaria band, tra il 1978 e il 1995.

2.Vevey

Grazie al suo centro storico costellato di negozi, le sue banchine e i tradizionali mercati pubblici, la piccola cittadina di Vevey, chiusa anche lei tra il lago e le montagne, è caratterizzata da un'atmosfera mondana e sontuosa con una vasta gamma di musei offerti che rendono la città un importante centro culturale. La città è inoltre conosciuta per la sua vocazione industriale: qui sorge l'impero Nestlé, che rappresenta il più grande gruppo alimentare del mondo; e come importante centro dell'industria del cioccolato: qui è stata fondata la prima fabbrica di cioccolato in Svizzera da François-Louis Cailler nel 1819. Il cioccolato al latte è stato scoperto proprio a Vevey per la prima volta, nel 1875. Oggi la città è un luogo piacevole dove passeggiare sul lungo lago che attira i visitatori con importanti attrazioni come la scultura di Charlie Chaplin, che qui ha deciso di trascorrere gli ultimi anni della sua vita, e un'enorme scultura a forma di forchetta fissata nelle acque di fronte il museo Alimentarium.

3. I vigneti di Lavaux

Uno dei luoghi più suggestivi di Montreux Riviera è rappresentato dai vigneti di Lavaux, riconosciuti come sito patrimonio culturale dell'UNESCO dal 2007, e comprende il territorio che va da Lutry a Corsier-sur-Vevey, plasmato da mani umane dall'XI secolo. Le sponde vertiginose del Lago di Ginevra tra Montreux e Losanna offrono uno dei più bei panorami nel mondo che accoglie una ricca gamma di vini prodotti. Il vigneto principale è quello bianco di Chasselas, il vitigno principe della regione. Chi visita la zona può passeggiare amabilmente tra i vigneti, attraverso sentieri naturali e 10.000 terrazze, che disegnano piccoli borghi vitivinicoli, offrendo un patrimonio architettonico, paesaggistico e enologico unico al mondo. Lavaux è soprannominata la "Terra dei Tre Soli": il primo è quello che brilla nel cielo, il secondo è quello si riflette sulle acque del Lago di Ginevra e il terzo proviene dal calore accumulato entro i 400 km di pareti delle terrazze. Queste condizioni sono la ragione per cui il vino di questi territori è così eccezionale.

I vigneti di Lavaux si estendono per 830 ettari, circondati da 400 chilometri di muro e caratterizzate da 10.000 terrazze distribuite. Il territorio è definito da 40 livelli di vigneti che precipitano vertiginosamente nelle acque azzurre di Lago di Ginevra che fanno di Lavaux uno dei vigneti più spettacolari nel mondo. I vigneti sono stati creati per la prima volta dai monaci cistercensi nell'XI secolo che hanno modellato il terreno in un meticoloso lavoro di terrazzamenti, contenuti da muri a secco oggi vincolati, e che generazioni di viticoltori hanno portato avanti. L'area che oggi possiamo ammirare è il risultato di quasi 1.000 anni di storia che hanno portato alla creazione di una delle regioni vinicole più grandi della Svizzera. "Lavaux è un ottimo esempio di un paesaggio che trasmette una storia di abitazione e il tipo di tradizionale insediamento umano e occupazione di terreni rappresentativi di una cultura. Per questi motivi, Lavaux è eccezionale ed è stato inserito nell'elenco dei Patrimoni dell'umanità paesaggio dall'UNESCO nel 2007", ha dichiarato la giuria UNESCO. Alla zona si arriva a bordo di tipici treni su ruote e panoramici (Lavaux Express e Lavaux-Panoramic) che, partendo da Chexbres, offrono una vista magnifica dei ripidi vigneti e del paesaggio circostante unico al mondo.

4. Il mondo di Charlie Chaplin

Nel cuore della Riviera vodese si trova l'unico luogo al mondo interamente dedicato alla vita e l'opera del leggendario Charles Spencer Chaplin che si trasferì a Montreux Riviera fino alla sua morte. La residenza di Charlie Chaplin è considerata un'attrazione chiave in Svizzera: Chaplin’s World è stato votato miglior museo d'Europa. I 1.850 m2 della superficie espositiva è suddivisa in tre spazi distinti che svelano i misteri dietro il mondo di Charlie Chaplin e la sua famiglia. Il mondo di Chaplin è ospitato nel dominio di Manoir de Ban, un maestoso edificio elencato nell'inventario svizzero di Beni Culturali dove Charlie Chaplin ha trascorso gli ultimi 25 anni della sua vita. La casa si sviluppa su 500 m². Oggi la tenuta comprende il museo sotterraneo, la casa vera e propria e il parco. Alcune stanze del Manoir sono state ricreate con arredi e oggetti personali dell'artista. I visitatori scopriranno aspetti della vita intima di Charlie Chaplin, i suoi numerosi viaggi in giro il mondo, le celebrità che ha incontrato e il ritmo di vita familiare nella loro nuova casa in Svizzera.

5. Il Castello di Chillon

Il Forte di Chillon è un luogo leggendario della Montreux Riviera, oltre ad essere una delle principali attrazioni della Svizzera e la più fotografata. Dipinta da Courbet e Delacroix, descritto da Rousseau, Byron e Hugo, questa fortezza è un gioiello medievale in un paesaggio mozzafiato. Un tempo luogo militare altamente strategico, il castello di Chillon è ora il monumento storico più visitato della Svizzera. L'isola rocciosa su cui è costruito il castello era sia una protezione naturale che un luogo strategico per controllare il passaggio tra nord e sud. La più antica menzione del castello risale al XII secolo, quando i Savoia controllavano l'edificio. Sotto il loro governo furono eseguiti importanti lavori di ricostruzione che portarono alla costruzione del castello come è oggi. Conquistata nel 1536 dai Bernesi, la fortezza divenne la residenza del Baliato di Vevey, e successivamente fu utilizzata come arsenale e poi come prigione. Nel 1798 Chillon cadde nelle mani dei vodesi e divenne proprietà del Canton Vaud. Nel XIX secolo, il castello di Chillon è stato reso famoso dalle innumerevoli storie raccontate da scrittori come Rousseau, Shelley, Alexandre Dumas e in particolare Byron. Ispirato dallo storico episodio della prigionia di Bonivard nel XVI secolo, Byron scrisse la sua famosa poesia The Prisoner of Chillon. In collaborazione con il Canton Vaud, l'Associazione del Castello di Chillon, fondata nel 1887, lavora da oltre un secolo al restauro del castello e alla sua promozione come attrazione turistica. Tra tutti i castelli feudali della Svizzera, Chillon rimane il quadro più completo di una fortezza signorile del Medioevo.

6. Il Goldenpass Express

Viaggiare su un treno d'altri tempi è possibile in Svizzera. Si arriva da Montreux a Rochers-de-Naye, incorniciata a un'altitudine di 2.042 m, in circa 30 minuti. Rochers-de-Naye è stata a lungo una delle mete preferite per la natura d'altura. La vetta si raggiunge a bordo di un treno a cremagliera che porta il visitatore in un itinerario che attraversa paesaggi lacustri e montagne. La vista dalla vetta del Rochers-de-Naye è mozzafiato, sul Lago di Ginevra e sulle Alpi. Chi sale può scegliere di intraprendere diverse attività, comprese le escursioni, le passeggiate, le scalate  o anche solo semplicemente restare a bordo della linea di treni del Goldenpass Express per un viaggio a ritroso nel tempo e nella natura incontaminata del luogo.

7. Villa Le Lac

La villa “Le Lac” è una piccola casa situata in riva al lago a Corseaux progettata da Le Corbusier per i suoi genitori. La residenza fu costruita nel 1923-24. La villa "Le Lac" è considerata il primo esempio dell'architettura moderna di Le Corbusier in Svizzera e la più modesta delle "ville bianche" del noto architetto. La casa è un'eccellente illustrazione dei principi di Le Corbusier che incorporano la ricerca di una dimensione umana, la rigorosa attenzione alle proporzioni e l'uso ottimale di ogni area. Il 17 luglio 2016, la Villa "Le Lac" di Le Corbusier è stata inserita nella lista del patrimonio mondiale dell'UNESCO come contributo eccezionale al movimento moderno.

8. Il battello sul lago

Uno dei modi migliori per visitare Montreux Riviera è a bordo di uno degli storici battelli che attraversano il Lago di Ginevra. CGN è la compagnia che conserva e gestisce la flotta di navi crociera Belle Epoque più prestigiosa del mondo che conduce da Vevey a Losanna facendo varie soste dove poter godere a pieno del rapporto magico tra la Riviera e il lago.

9. Hotel di charme

Come una delle principali località turistiche della Svizzera, a Montreux Riviera sorgono diversi hotel di lusso costruiti sin dalla fine dell'Ottocento in sfarzoso stile Belle Epoque. Tra questi il Grand Hotel Suisse-Majestic è un albergo in stile Belle Epoque con vista sul lago e sulle Alpi, situto in posizione centrale, di fronte alla stazione ferroviaria. Costruito da Eugène Jost, il Grand Hotel Suisse Majestic ha da sempre attratto artisti e spiriti liberi creativi. Broermann Health & Heritage ha tradotto l'atteggiamento positivo di questa epoca nei confronti della vita in interni moderni e rinnovati e un focus sulla vita sana nel presente. Le finestre ornamentali Jugendstil dell'artista Eduard Diekman sono conservate nella loro forma originale ed esemplificano il linguaggio unico della forma, dell'estetica e della gioia di vivere della Belle Époque.

10. Ristoranti di design

Non solo alberghi ma anche ristoranti degni di nota a Montreux. Si parte da Le 45, il ristorante del Grand Hotel Suisse-Majestic che con la sua terrazza panoramica di fronte al Lago di Ginevra offre un'atmosfera sofisticata e accogliente oltre che una cucina ben curata e gustosa. A Montreux, nei vicoli ripidi della città storica, si trova il “Restaurant Museum”, nato come discoteca e ristorante, è stato co-fondato nel 1965 dal fondatore del festival Jazz di Montreux, Claude Nobs, e Karl Iverson, che hanno richiamato qui alcuni dei più grandi nomi della musica, tra cui le rock star di fama mondiale David Bowie e Mick Jagger, attratti dall'allure del luogo e dalla cucina tipica eccezionale. Passeggiando tra i vigneti di Lavaux si può fare una piacevole sosta presso l'Auberge de L’Onde, il ristorante posto nel villaggio di Saint-Saphorin da oltre 700 anni. L'edificio dell'Auberge ha ospitato la sala riunioni del Consiglio locale, un tribunale di giustizia, una macelleria e poi una taverna pubblica, prima di diventare un ristorante che ha richiamato diversi artisti importanti nel tempo come lo stesso Charlie Chaplin che qui pranzava spesso. Infine è impossibile non calarsi nell'atmosfera musicale di Montreux, che l'anno resa famosa in tutto il mondo per il Festival di jazz che ogni anno si svolge in città. Cenare al Montreux Jazz Café, adiacente alla lobby del Palazzo, è l'ideale per mangiare tra i montaggi e visitare il mondo intero, in qualsiasi momento della giornata, al ritmo continuo degli archivi dei più grandi concerti trasmessi sugli schermi. Sparse su tutte le pareti, le fotografie emblematiche di mezzo secolo di storia della musica offrono un carattere quasi museale a questa tappa nella vita mondana di Montreux.

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