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New York: torna a vivere la stazione metro del World Trade Center

È pronto il nuovo terminal dei trasporti del World Trade Center a New York, distrutto nell’attacco alle Torri Gemelle: l’edificio evoca un uccello in volo ed è stato progettato da Santiago Calatrava.
A cura di Clara Salzano
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REUTERS/Eduardo Munoz
REUTERS/Eduardo Munoz

Gli attacchi dell'11 settembre 2001 portarono non solo al crollo delle Torri Gemelle ma anche della stazione del World Trade Center. A distanza di quindici anni quella stazione torna a vita grazie ad un progetto di Santiago Calatrava e dell’Autorità Portuale, proprietaria e gestore del sito, che hanno confermato la notizia dell'imminente inaugurazione del nuovo nodo dei trasporti del Word Trade Center. Lo chiamano Oculus perché il nuovo hub ferroviario sembra un edificio alato. Lunga circa 111 metri e larga 35 metri, la nuova stazione della metro del World Trade Center servirà giornalmente circa 250.000 pendolari con una superficie complessiva di 74.300 mq destinata a metropolitana, ai treni Path e a spazi multilivello di vendita al dettaglio.

Non ci sarà un'inaugurazione in pompa magna, per quella si dovrà aspettare la primavera inoltrata, perché non tutti gli spazi sono stati completati ma la stazione della metro ha già cominciato a funzionare. Il progetto del nuovo nodo di trasporti del World Trade Center ha richiesto più di un decennio ed un costo di 4,4 miliardi di dollari che lo ha reso la stazione ferroviaria più costosa della storia. Il nuovo hub sarà in compenso un nodo fondamentale non solo per i residenti di Lower Manhattan ma per l'intera città di New York in quanto collegherà la stazione del World Trade Center a 11 linee della metropolitana della Grande Mela.

L'esterno della stazione evoca un uccello in volo, con le ali spalancate, ma tutto il nodo ferroviario si sviluppa negli spazi sotterranei. Dall'interno sembra di trovarsi in una cattedrale dove la luce naturale passa attraverso la copertura ritmica che inonda di luce lo spazio. Del progetto di Santiago Calatrava è stata apprezzata la spiritualità degli spazi interni che ben si addice al luogo dove sorge la nuova stazione,colpita ormai quindici anni fa da una terribile tragedia. Ma non mancano le critiche a quello che è stato definito "l'hub di trasporto più costoso al mondo": la cifra complessiva per il progetto ha superato i costi del One World Trade Center nelle vicinanze, il grattacielo più alto degli Stati Uniti, tanto che l'Oculus è considerato oggi un "simbolo dell'eccesso" di New York e un "magnifico spreco".

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