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Nuovi graffiti di Banksy a New York: un museo a cielo aperto

Bisogna affrettarsi: le nuove opere dello street artist Banksy hanno fatto da poco la loro improvvisa apparizione tra le strade di New York ma qualcuno li ha già coperti!
A cura di Clara Salzano
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"Ciao e benvenuto a Lower Manhattan", così recita la voce del messaggio che accompagna il nuovo progetto artistico di Banksy, “Davanti a te, vedrai uno spruzzo d’arte”. Un nuovo lavoro del famoso street artist è infatti apparso a New York il 1 ottobre 2013. Banksy qualche tempo fa aveva già indicato la data dell’atteso ritorno sul suo sito internet preannunciando un mese di “residenza” artistica ad ottobre, e finalmente è nota anche la città d’intervento, New York.

Alcune persone diventano dei poliziotti perché vogliono far diventare il mondo un posto migliore. Alcune diventano vandali perché vogliono far diventare il mondo un posto migliore da vedere.  (Banksy)

Il primo graffito della serie Better Out Than In è stato individuato a 18 Allen Street, vicino a Canal Street, al confine del Lower East Side e Chinatown. Impresso su un muro di cemento grezzo, raffigura due ragazzini intenti ad afferrare una bomboletta spray incastrata in un cartello con la scritta “I graffiti sono un crimine”. Le sue opere sono spesso a sfondo satirico e riguardano argomenti come la politica, la cultura e l'etica. La tecnica usata, che da sempre preferisce per i suoi lavori di guerrilla art, è lo stencil, che proprio con Banksy è arrivato a riscuotere un successo sempre maggiore presso street artist di tutto il mondo.

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Accanto alla prima opera è segnato un numero di telefono al quale i passanti possono chiamare per ascoltare una voce registrata, proprio come l'audioguida di un museo ma tutt’altro che istruttiva: una parodia umoristica sul linguaggio, "Ecco un tipo di pittura chaiamata ‘graffiti’, dal Latino ‘graffito', che significa ‘graffiti' con una ‘O’”. È possibile inoltre sentire la registrazione sul sito web di Banksy.

Il secondo lavoro dell’evasivo artista britannico campeggia sulla porta di un garage situato sulla 25th Street a Manhattan. Si legge, in classico stile graffitti, "Questo è il mio accento di New York", e le parole "Io di solito scrivo così" sono al di sotto con testo stampato. Purtroppo entrambi i lavori sono già stati imbrattati. Un rullo di vernice bianca ha coperto i due bambini, che sono evocati da uno sbiadito alone nero, quasi a suggerire che qualcuno stia cercando di trasformare l'arte di Banksy in un'opera propria. Sorge solo il dubbio che sia una macchinazione dello stesso Banksy: la prima clip audio sembrava prefigurare perfettamente la cancellazione, "Davanti a voi vedrete uno spruzzo d’arte. O forse no – è stato probabilmente sovraverniciato, ormai". Sarà forse una tecnica per evitare che le sue opere vengano sottratte al godimento pubblico (come è capitato ad alcuni suoi lavori in passato) e messe all'asta?

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