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Oculus hotel, l’eco resort che si mimetizza nel deserto

Aidia Studio ha progettato un resort nel deserto costituito da strutture che imitano il comportamento degli organismi di reagire al caldo e al sole. Ogni pod abitabile per il deserto si trasforma in diverse configurazioni a seconda dell’ora del giorno, del clima e delle esigenze programmatiche degli ospiti e permette di osservare le stelle, avvistare la fauna selvatica e godere d’intimità.
A cura di Clara Salzano
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"Il design dell'Oculus si ispira al modo in cui gli organismi del deserto attraverso caratteristiche specifiche nella loro anatomia sono in grado di auto-ombreggiare per ridurre la loro temperatura interna e così facendo sono in grado di sopravvivere alle temperature estreme dei climi desertici. L'adattabilità è al centro di una performance discrezionale che consente loro di aumentare l'attività durante la notte, dove il calore si allontana.", così lo studio di architettura Aidia Studio racconta il suo progetto per un eco resort nel deserto che si mimetizza nel paesaggio. L'Oculus Hotel è caratterizzato da costituito da strutture che imitano il comportamento degli organismi di reagire al caldo e al sole. Ogni pod abitabile per il deserto si trasforma in diverse configurazioni a seconda dell'ora del giorno, del clima e delle esigenze programmatiche degli ospiti e permette di osservare le stelle, avvistare la fauna selvatica e godere d'intimità.

Oculus è un resort progettato per mimetizzarsi nel deserto di Rub ‘al Khali ad Abu Dhabi, grazie a cabine dotate di un sistema di ombreggiamento versatile che si contrae e si ritrae secondo necessità. "Durante il giorno, la pelle si ritrae lateralmente aprendo la parte anteriore del pod e svelando le porte del ponte anteriore.", spiegano gli architetti, La pelle può anche essere completamente dispiegata per la privacy, filtrando il calore e consentendo la luce per la vivibilità. Quando è completamente schierato, il pod si mimetizza con l'ambiente circostante diventando impercettibile alla fauna selvatica". Il resort comprende 25 cabine distribuite nel sito seguendo la forma di una costellazione e co una distanza sufficiente per la privacy degli utenti. Il complesso è stato posizionato al centro di un piano di ghiaia sostenuto da un'alta duna che lo protegge dal vento e dalle tempeste di sabbia. Le cabine sono poste tutte attorno ad un edificio centrale che funge da reception. L'Oculus può essere costruito da 30 moduli prefabbricati fuori terra che possono essere facilmente assemblati o rimossi, in base alle diverse esigenze.
L'idea di una struttura che si comporta come gli organismi è nata dal desiderio di avere un progetto con ottime prestazioni ambientali attraverso l'ombreggiatura automatica. Il design ispirato alla natura, si rifà a diversi esempi di specie di cactus desertici che presentano pelli esterne spesse, pieghe e alette che diffondono il calore e la radiazione solare. Ogni cabina così risulta avvolta da sessanta pannelli ombreggianti che proteggono l'interno dal sole. Ogni pod è dotato di una zona giorno con salotto per il relax, un angolo studio e un telescopio, e una zona notte con camera da letto, bagno e guardaroba; alla zona notte corrisponde un rivestimento in legno opaco per la privacy. Concludono gli architetti di Aidia Studio: "L'Oculus offre una spaziosa suite a pianta aperta di fronte alle pianure di ghiaia, l'habitat della fauna selvatica, è appositamente posizionato per amplificare la visione della galassia che si estende da est a ovest nel cielo".

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