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Ogni giorno nel segno di Banksy a NY ma la speculazione edilizia è più veloce!

Per l’intero mese di ottobre Banksy sarà artista residente a New York ma confessa: “Ho scelto la città per la grande quantità di nascondigli e di strade. Forse però dovrei essere da qualche parte più rilevante, come Pechino o Mosca. Peccato che la pizza lì non sia buona”.
A cura di Clara Salzano
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È caccia al tesoro per le opere di Banksy tra le strade di New York. Lo sfuggente street artist aveva annunciato sul suo sito l’inizio di un mese di residenza nella Grande Mela: così ogni giorno la città si sveglia con un nuovo capolavoro del famoso writer.

Ma le novità non sono solo queste: l’artista brittanico ha rilasciato un’intervista esclusiva al The Village Voice, facendo contattare la redazione dal pubblicista Jo Brooks (che rappresenta diversi artisti britannici come Fatboy Slim) tramite una mail, "Io rappresento l' artista Banksy”, diceva il messaggio,”e vorrei parlare con voi al più presto". Brooks ha promesso al Voice dichiarazioni inedite di Banksy, che "sente una certa affinità con persone che offrono gratuitamente contenuti di qualità agli angoli delle strade".

October 1. Manhattan
October 1. Manhattan

Banksy dice di aver visitato New York, un paio di mesi fa,"per trovare le location dello ‘spettacolo’ di ottobre, ma "tornato a trovare la maggior parte dei lotti vuoti che avevo pensato di usare per le mie opere, ho notato che già molti edifici erano stati costruiti su di essi”. È rimasto scioccato dalla velocità di sviluppo edilizio della città. "Il piano è quello di vivere qui, reagire alle cose, vedere gli eventi attrattivi della città e verniciare sui muri", scrive l’artista. Il progetto di residenza artistica s’intitola “Meglio fuori che dentro” e si diversifica per soggetti raffigurati e tecniche di rappresentazione scelte. "Alcune delle opere saranno piuttosto elaborate, altre saranno solo scarabocchi su un muro.”

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Nella sua prima settimana, Banksy ha arricchito le pareti e gli edifici di Chelsea, Lower East Side, East Village, Bushwick, Williamsburg: il 3 ottobre a Midtown c’era lo stencil di un cane che urina su un idrante e quest'ultimo esprime il suo pensiero con un palloncino: "Tu mi completi …"; il giorno successivo ha visto un restyling dell’artista a tre scritte esistenti a Brooklyn, "Playground Mob", "Occupy" e "Dirty Underwear", alle quali Banksy ha aggiunto lo stencil “The Musical”. Tutte queste opere purtroppo sono state deturpate in poche ore, ed è ancora mistero sull’autore della barbaria. I teorici della cospirazione hanno ipotizzato che Banksy stesso guastafeste rovinasse intenzionalmente i suoi pezzi. L'artista respinge categoricamente la notizia. "Non sto deturpando le mie foto, no" dice. "Ero solito pensare che altri writers mi odiassero perché uso gli stencil, ora penso che effetivamente mi odiano".

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Lunedi , gli amanti della street art hanno potuto ammirare a Red Hook l’ultimo lavoro di Banksy: uno stencil di un palloncino a forma di cuore coperto di cerotti all'incrocio tra King Street e Van Brunt, che è descritto sul suo sito come "una rappresentazione iconica della battaglia per la sopravvivenza di un cuore spezzato”. Il repertorio di Banksy non è limitato solo ai graffiti: il 5 ottobre nell’East Village, in un vecchio camion da consegne, una scultura installata all'interno raffigura un paradiso virtuale con un tramonto rimasterizzato in digitale che non tramonta mai, una cascata di 22 litri di acqua al minuto, e alcune farfalle di plastica che si muovono a tempo di un tintinnio hawaiano.

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Il 6 ottobre Banksy ha lasciato le strade della Grande Mela per lanciare un video sul suo sito web, intitolato "Attacco missilistico ribelle” che mostra una coppia di insorti, con indosso turbanti, abbattere un bersaglio distante che non è un aereo, né un elicottero: è Dumbo, l'elefantino volante. Il progetto di Banksy può essere visto come una riflessione su vari argomenti, dalla perdita dell'innocenza dei bambini coinvolti nei conflitti, al consumo vorace dei media occidentali di video di persone che combattono e muoiono. Infatti l’urlo dei combattenti nel video dello street artist "Allah Akbar", proviene da un vero e proprio video caricato su YouTube a nome del consiglio militare di Aleppo, un canale presentatosi come associato dell'Esercito siriano libero.

October 5. All city
October 5. All city

La fugacità dell'arte di Banksy è parte del suo fascino. Brooks dice che un nuovo pezzo ogni giorno a New York "trasforma la città in un gigantesco gioco di caccia al tesoro. "Ogni opera è un bene prezioso che può scomparire durante la notte". L'elemento più permanente delle opere di Banksy, e la parte che contribuisce a confermare la loro autenticità, è un numero di telefono gratuito di accompagnamento che collega ad una voce registrata, una sorta di parodia delle audioguide da museo. "L’audioguida è iniziata come uno scherzo a buon mercato, e ad essere onesti è così che è continuato, ma sto iniziando a vedere più potenziale in esso ora", spiega Banksy. "Mi piace come si controlla il tempo speso guardando un'immagine. Ho letto che i ricercatori in un grande museo di Londra hanno trovato la persona media guardare un dipinto per otto secondi. Quindi, se si mette la propria arte a un semaforo si sono già ottenuti numeri migliori di Rembrandt ".

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