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Niente più cappotti né riscaldamento: arriva il primo materiale che conserva il calore

Memorizza il calore e lo rilascia gradualmente assicurando sempre una temperatura calda, si chiama Polymer e promette di rivoluzionare il modo di vivere l’inverno senza più bisogno di cappotti né di riscaldamento.
A cura di Clara Salzano
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Immaginate se i vostri vestiti potessero rilasciarvi calore gradualmente e su richiesta, una volta indossato, in modo da tenervi al caldo quando camminate per strada o sentite freddo, e invece diminuire il calore quando siete in un luogo più fresco adattandosi alle vostre esigenze di temperatura corporea. Non si tratta di magia ma di un nuovo tipo di materiale brevettato da studiosi del MIT che può essere applicato in diversi campi, dall'abbigliamento fino al settore automobilistico. Pensate se un parabrezza potesse immagazzinare l'energia del sole e rilasciarla come una raffica di calore per sciogliere uno strato di ghiaccio quando è necessario. Ecco quello che è in grado di fare Polymer, il nuovo materiale inventato da un gruppo di ricercatori del MIT che può immagazzinare energia solare durante il giorno e rilasciarlo successivamente come calore, ogni volta che è necessario. Questo film polimerico trasparente potrebbe essere applicato a molte superfici diverse, come indumenti, finestre e molto altro ancora.

Niente più cappotti, coperte di lana né riscaldamenti, Polymer, noto anche come combustibile solare termice (STF), è il materiale del futuro che memorizza il calore e lo rilascia quando ce n'è bisogno. Infatti il sole è una fonte pressoché inesauribile di energia, ma il problema è che è disponibile solo circa la metà del tempo di cui noi tutti abbiamo bisogno, cioè di giorno. Affinché il sole diventi un importante fornitore di energia per i bisogni umani, dovrebbe essere efficace anche di notte e nei giorni di tempesta. La nuova scoperta del MIT è una molecola che non dissipa il calore accumulato ma lo conserva e rilascia gradualmente: "Quando esposto alla luce solare, l'energia della luce mette le molecole nella loro configurazione "carica", e possono rimanere così per lunghi periodi. Poi, quando attivato da una temperatura specifica o altro stimolo, le molecole scattano indietro nella loro forma originale, emettendo una raffica di calore nel processo". Il nuovo metodo molto efficiente si basa sulla memorizzazione di energia solare attraverso una reazione chimica e il rilascio successivo come calore. Così si può indossare una maglia, uscire fuori con temperature gelide e la maglia rilascerà il calore necessario per affrontare il freddo, ma una volta rientrati in casa la stesso indumento smetterà di darvi calore per farvi stare più freschi in ambienti già caldi. E così anche un'auto ghiacciata potrà scogliere il ghiaccio da sola con il calore accumulato in altri momenti precedenti. Ecco il futuro.

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