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Questa enorme scultura di banane di Ganesh è la più grande mai realizzata

Ogni anno la comunità indù celebra festeggia per 10 giorni la nascita della divinità dalla testa di elefante Ganesha, il dio della prosperità e della saggezza. Nella città indiana di Sambalpur in Odisha, il gruppo Natraj Club ha reso omaggio al dio indù creando una sua statua epica alta 25 piedi e realizzata con cinque tonnellate di banane.
A cura di Clara Salzano
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Ogni anno la comunità indù celebra festeggia per 10 giorni la nascita della divinità dalla testa di elefante Ganesha, il dio della prosperità e della saggezza. Il festival si chiama Ganesh Chaturthi e inizia il quarto giorno ( chaturthi ) del mese di Bhadrapada (agosto-settembre), il sesto mese del calendario indù. In occasione del festival, all'inizio delle celebrazioni, si creano varie repliche del dio Ganesha che vengono esposte su piattaforme rialzate nelle case o in tende all'aperto. Nella città indiana di Sambalpur in Odisha, il gruppo Natraj Club ha reso omaggio al dio indù creando una sua statua epica alta 25 piedi e realizzata con cinque tonnellate di banane.

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Ogni anno il gruppo Natraj Club utilizza materiali diversi per creare l'omaggio alla divinità dalla testa di elefante Ganesha, Nel 2017 gli 11 membri del gruppo hanno realizzato questa statua fatta di banane, la più grande mai creata con questo materiale. Il culto di Ganesha inizia con il pranapratishtha, un rituale per invocare la vita negli idoli, seguito da shhodashopachara, o i 16 modi di rendere omaggio al dio con cui gli idoli, tra il canto di inni vedici da testi religiosi come la Ganesh Upanishad, vengono unti con pasta di legno di sandalo rosso e fiori gialli e rossi. A Ganesha vengono offerti anche cocco, jaggery e 21 modak (gnocchi dolci), considerati il cibo preferito dalla divinità.

Per realizzare l'enorme scultura di banane ci sono voluti 75 giorni e migliaia di banane verdi non mature. L'opera è stata completata con ornamenti e tilak di bambù, mentre gli occhi sono fatti con foglie di banana. Al termine del festival, gli idoli vengono trasportati in grandi processioni fino al fiume dove vengono immersi in un rituale che simboleggia il viaggio di ritorno di Ganesha al Monte Kailas, la dimora dei suoi genitori, Shiva e Parva. La frutta della scultura non è poi andata persa ma è stata fatta maturare per distribuirla ai più poveri.

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