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Rinasce il Settebello, l’iconico treno simbolo del Made in Italy e del boom economico

L’ETR 302, più conosciuto comunemente come Settebello, l’elettrotreno simbolo del boom economico del dopoguerra italiano sta per essere restaurato e trasformato in un autentico gioiello di lusso delle Ferrovie dello Stato, dotato di tutte le più moderne tecnologie che gli consentiranno di tornare a viaggiare sui binari d’Italia, per turismo e per cultura.
A cura di Clara Salzano
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Simbolo del Made in Italy e della ripresa economico del dopoguerra italiano, l'ETR 302, più conosciuto comunemente come Settebello, ha fatto la storie dei treni, con il suo design futurista e i servizi di lusso a bordo, e presto tornerà a viaggiare grazie ad un attento restauro e diventerà l'icona della mobilità sostenibile in Italia.

Il mitico elettrotreno di lusso, il primo di FS, fu inaugurato nel 1952 e divenne il simbolo della ripresa italiana del dopoguerra. Noto per l’eleganza delle sue forme, era il mezzo di trasporto più ambito e desiderato dagli italiani e oggi, grazie all'impegno di Fondazione FS e Trenitalia, si prepara ad essere restaurato per tornare sui binari, con tutte le più moderne tecnologie che gli consentiranno di viaggiare in Italia per turismo e per cultura. Il restauro dell'iconico mezzo, ultimo esemplare recuperato nelle Marche, a Falconara Marittima, è affidato alla ditta O.M.S. di Porrena (AR) che si è aggiudicata la gara pubblica.. Il valore complessivo dell’operazione ammonta a circa 13 milioni di euro.

Il nome "Settebello" era dovuto al suo logo romboidale, dentro cui c'erano 10 carte da gioco francesi fra cui il 7 di denari. Realizzato fra il 1925 e il 1929 dalla Ernesto Breda di Sesto San Giovanni (Milano), l’ETR 302 era diventato famoso, non solo in Italia, soprattutto per i suoi interni audaci e avveniristici progettati da Giò Ponti e Giulio Minoletti nel 1950. Il restauro dell'ultimo Settebello sarà teso al completo recupero estetico e funzionale dell’ETR 302 e durerà circa due anni, al termine dei quali tornerà ad essere un autentico gioiello delle Ferrovie dello Stato. “Il treno – ha commentato il Direttore Generale della Fondazione FS Luigi Cantamessa che ne ha direttamente curato il recupero e la riprogettazione – si presenterà alla fine dei lavori di revisione, proprio come nel suo primo viaggio tra Milano e Napoli, nel pieno della ricostruzione post bellica, ma attrezzato con la moderna sicurezza di bordo ed il comfort di un prestigioso treno di lusso. Sarà un “treno bandiera” per il turismo ferroviario in Italia, capace di viaggiare da Trieste a Reggio Calabria lungo le linee ferroviarie più panoramiche. Come nel ‘52, il Settebello, il treno della rinascita, diventerà il simbolo di una nuova forma di turismo esperienziale e sostenibile portandoci in tutto il bel Paese per ammirarlo dal suo salottino belvedere frontale”.

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