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Roma, inaugura la Living Chapel fatta di materiali di riciclo e rivestita da 3.000 piante

Il 5 giugno 2020, in occasione della Giornata Mondiale dell’Ambiente, viene presentata al Museo Orto Botanico di Roma The Living Chapel, fatta di materiali riciclati e rivestita da più di 3.000 piante che rappresenta uno spazio sacro di profonda armonia tra natura, musica, arte, architettura e umanità per Roma e il mondo intero.
A cura di Clara Salzano
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In occasione della Giornata mondiale dell'ambiente, venerdì 5 giugno, a Roma al Museo Orto Botanico, inaugura la prima cappella vivente al mondo fatta di materiali riciclati e rivestita da più di 3.000 piante. Ispirata a San Francesco d'Assisi, all'Enciclica ‘Laudato Si’ e al programma delle Nazioni Unite, The Living Chapel rappresenta uno spazio sacro di profonda armonia tra natura, musica, arte, architettura e umanità per Roma e il mondo intero.

The Living Chapel è uno spazio di preghiera e armonia, immerso nel verde dell'Orto Botanico di Roma. L'installazione è realizzata in materiale riciclato ricoperto interamente da piante e alberi. Un sistema musicale generato dall'acqua sulla struttura crea effetti sonori immersivi e contemplativi. Il progetto Living Chapel è frutto infatti dell'opera del compositore australiano-canadese Julian Darius Reviel che, con l'aiuto di un team internazionale di architetti, musicisti, artisti e studenti volontari, ha cercato di ricreare la cappella Porziuncola di San Francesco ad Assisi.

Ispirata a San Francesco d'Assisi, all'Enciclica ‘Laudato Si’ e al programma delle Nazioni Unite, The Living Chapel crea un luogo sacro "di profonda armonia tra natura, musica, arte, architettura e umanità", secondo l'Università La Sapienza di Roma che gestisce i Giardini Botanici nel cuore di Trastevere. L'installazione è stata realizzata in alluminio riciclato che crea una struttura di sostegno per le piante e i giovani alberi. "The Living Chapel è un giardino verticale nel quale verranno inseriti in maniera temporanea 3.000 giovani alberi", spiegano dall'Università La Sapienza di Roma, "che al termine dell’estate saranno donati per il recupero di aree verdi e per la creazione di nuovi giardini". Attorno alla struttura sono stato posizionati una serie di barili di petrolio riciclato, adibiti a vasi, dove sono stati piantati antichi alberi da frutto dimenticati nativi dell’Umbria e di giovani alberi forestali provenienti dall’Europa Centro-Meridionale. I barili utilizzati sono stati rigenerati come strumenti musicali che suonano una continua sinfonia musicale grazie al flusso di gocce d'acqua sulla struttura.

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The Living Chapel si inserisce in un più ampio piano ambientale dettato dall’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile delle Nazioni Unite e dall’Enciclica ambientale ‘Laudato Si’ di Papa Francesco. L'obiettivo del progetto è rendere più verde il pianeta. La cappella vivente è un luogo di speranza e sintesi tra musica, natura e umanità. "L’impianto di irrigazione è alimentato a pannelli solari e con un ciclo incessante di gocce d’acqua nutre le piante e colpisce elementi metallici che generano un’armonia.", spiega l’architetto Gillean Denny che ha guidato il team internazionale nella costruzione della Living Chapel che aprirà al mondo il 5 giugno alle 17:00.

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