Squid Game si ispira all’architettura della Muralla Roja di Alicante?
Netflix è riuscita a fissare un altro record, parliamo di Squid Game, la prima serie sudcoreana che ha raggiunto il successo internazionale. Il k-drama è infatti la serie tv del momento e sta conquistando il mondo intero a colpi di tensione. Le sue ambientazioni fantasiose e i costumi ricercati sono già diventati cult tanto da suscitare in tanti ammirazione e curiosità. Daniela Collu, conosciuta come @staizitta sui social, è probabilmente riuscita a trovare alcuni riferimenti di Squid Game nelle architetture contemporanee come la Muralla Roja di Ricardo Bofill Levi ad Alicante, in Spagna.
La Muralla Roja ad Alicante ha ispirato Squid Game?
Se Jeff Bezos arriva a congratularsi con Netflix per il successo di Squid Game vuol dire che siamo sicuramente di fronte ad un fenomeno internazionale. Sicuramente si tratta di una delle serie più avvincenti e originali proposte negli ultimi tempi sulle piattaforme di streaming, che è riuscita a conquistare il pubblico di tutte le età grazie ai numerosi simboli ed elementi geniali rivelati nelle sue puntate. Tanti infatti i riferimenti al mondo dei giochi da bambini sudcoreani ma anche alla geometria universale, ad altre serie tv di successo, all'arte e all'architettura. Se alcuni avranno individuato nelle ambientazioni complesse di Squid Game qualche riferimento ai dipinti di Hescher, soprattutto per le scale contorte dell'inizio della serie, l'autrice e presentatrice Daniela Collu, personaggio della tv e radio italiane, ha ravvisato una certa somiglianza delle location della serie sudcoreana con la Muralla Roja dell'architetto Ricardo Bofill in Spagna.
Cos'è la Muralla Roja di Alicante
La Muralla Roja è un complesso di cinquanta appartamenti privati, di varie dimensioni, che condividono patii interconnessi. Sorge nel contesto della Manzanera, ad Alicante, ed è una delle architetture più riuscite di Ricardo Bofill. Simile ad una fortezza tutta rossa e blu, l'incredibile progetto è un chiaro riferimento all'architettura popolare del Mediterraneo arabo. Nella Muralla Roja lo studio RBTA rompe la separazione tradizionale tra spazi pubblici e privati progettando un'architettura in cui le diverse funzioni si integrano andando a creare una moderna Kasbah sul Mediterraneo. L'edificio si struttura come un labirinto a croce greca. Il tetto della Muralla Roja comprende poi un solarium, una piscina e una sauna ad uso esclusivo dei residenti. Il colore ricopre un ruolo fondamentale nell'indicare le diverse funzioni definite dal rosso per le residenze e i vari toni di blu per gli spazi comuni.
Chi è Ricardo Bofill Levi, l'architetto della Muralla Roja
"Un nomade, sono ancora un nomade. Un viaggiatore senza rifugio, costretto a stabilire i suoi punti di riferimento a seconda del percorso che fa", con queste parole si definisce Rocardo Bofill Levi, architetto spagnolo di fama internazionale. Nato a Barcellona, da padre catalano e madre veneziana, Bofill cresce nella Spagna del regime franchista che lo ha portato a sognare di viaggiare appena possibile. Le sue architetture sembrano infatti uscire da un mondo di fantasia e gioia surrealista. Da oltre cinquant'anni l'architetto spagnolo ha la sede del suo studio, Ricardo Bofill – Taller de Arquitectura, a Barcellona, dove ha recuperato un vecchio sito industriale per trasformarlo ne La Fabrica. Il lavoro di RBTA è incentrato sulla creazione di spazi dinamici in cui la scala umana è centrale. Competenza tecnica e sensibilità culturale sono caratteristiche dell'architettura di Ricardo Bofill che ha realizzato tra gli altri, oltre la Muralla Roja di Alicante, anche il Terminal sud dell'aeroporto Barcelona El Prat e la Rambla de Mar di Barcellona, lo United Continental Headquarters di Chicago e il Frontemare di Salerno, in Italia.