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Storia dei Post-it: 10 curiosità sull’oggetto di cancelleria nato per sbaglio che forse non sai

La morte di Silver Spencer, l’inventore dei Post-it, ha acceso di nuovo i riflettori su uno degli oggetti di cancelleria più usati al mondo, dagli anni Ottanta ad oggi , sulla sua bizzarra storia, su come siano stati creati per errore e sulla rivoluzione che uno sbaglio può riuscire a innescare nella società e nella vita di tutti.
A cura di Clara Salzano
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"Per oltre 40 anni, il marchio Post-it® ha aiutato le persone a essere più produttive, a comunicare meglio ed a esprimersi in molti modi creativi. Tuttavia, per quanto universali siano diventati questi prodotti, i loro inizi erano tutt'altro che certi. Guardando indietro, la nascita del nostro fenomeno giallo canarino ci ha ricordato una lezione preziosa: la perseveranza o la tenacia possono essere tanto importanti quanto l'ispirazione quando si tratta di dare vita a un'idea.", con queste parole l'azienda 3M ricorda l'invenzione dei Post-it ad opera di un suo dipendente, il chimico Spencer Silver, morto l'8 maggio 2021, all'età di 80 anni.

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La storia dei Post-it

I Post-it sono stati sicuramente una delle più incredibili invenzioni del XX secolo. Sono stati infatti definiti "come la soluzione a un problema che nessuno sapeva esistesse". Oggi tutti usiamo quei piccoli foglietti gialli adesivi per annotare la spesa, lasciare un messaggio al proprio partner, ricordare un appuntamento o per prendere nota di informazioni ricevute al telefono. Eppure quando Spencer Silver ha lanciato la sua invenzione non si sarebbe mai immaginato che avrebbe apportato una tale rivoluzione all'interno della società. Infatti, la storia dietro la sua creazione fu tutt'altro che di successo agli inizi.

Spencer Silver, uno scienziato della 3M, l'azienda statunitense che ha brevettato lo Scotch nel 1930, era stato incaricato di realizzare un adesivo ancora più resistente. Nel 1968 Silver giunse invece a scoprire un adesivo capace di attaccarsi e staccarsi facilmente da varie superfici ma che non riusciva a legare saldamente neppure due fogli di carta tra loro. L'adesivo inventato dallo scienziato della 3M era fatto di microsfere capaci di mantenere la loro viscosità, con una "caratteristica di rimovibilità" che consente alle superfici attaccate di staccarsi facilmente. di queste microsfere che si rompono con una leggera pressione rilasciando la sostanza adesiva. La removibilità del prodotto è dovuta al fatto che le microsfere si rompono poco per volta e in questo modo i fogli possono attaccarsi e staccarsi per un uso molteplice.

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Solo in seguito, grazie ad un altro ingegnere della 3M, Arthur Fry che si iniziò a capire il vero valore dell'invenzione di Spencer: Fry cantava in un coro della Chiesa e odiava dover perdere ogni volta il segno delle pagine dello spartito a causa di foglietti volanti usati per tenere il passo; così si ricordò della creazione del suo collega e iniziò ad usare quell'adesivo rimovibile per segnare le pagine. Ben presto Fry si rese conto che l'uso dell'invenzione di Spencer poteva essere molto più ampia e rivoluzionaria. Convinse la 3M a lanciare il prodotto in alcune città statunitensi dove il prodotto ebbe un discreto riscontro ma non un grande successo. Senza mai arrendersi, i due scienziati della 3M convinsero l'azienda a distribuire dei blocchetti di note nei propri uffici e fu allora che si comprese l'importanza di quei piccoli fogli gialli e quadrati adesivi. Era il 6 aprile 1980. Il mondo della cancelleria da allora non è mai stato più lo stesso.

10 curiosità sui Post-it

  1. Il famoso colore giallo paglierino dei Post-it deriva da una scelta accidentale, perché era il colore dei fogli, gialli, trovati per caso nei laboratori della 3M con cui Silver Spencer e Arthur Fry condussero i primi test negli uffici dell'azienda.
  2. È stato provato che per circumnavigare la Terra servirebbero 506880000 Post-it
  3. Un Post-it non può tenere legati a lungo neppure due fogli di carta ma una volta, un foglietto giallo quadrato, è rimasto attaccato alla fusoliera di un aereo anche dopo un viaggio di 500 miglia e 56 gradi sotto zero.
  4. Il primo lancio del prodotto inventato da Spencer fu fatto nel 1978 dalla 3M con il nome di “Press ‘n Peel”. Il lancio fu fu fatto in sole quattro città degli USA. Il successo fu tuttavia successivo e garantito da una strategia di marketing, la “Boise Blitz”, che offriva blocchetti gratuiti agli impiegati.
  5. Il primo Post-it® Notes fu creato il 6 Aprile 1980, dopo che il prodotto era stato sperimentato in undici Stati Americani. Da allora il successo dei Post-it è planetario e allora portò ad un ricavato di oltre $2 milioni solo nel primo anno.
  6. I Post-it "aiutato le persone a essere più produttive, a comunicare meglio ed a esprimersi in molti modi creativi". Gli iconici foglietti quadrati adesivi hanno introdotto un nuovo modo di organizzare lo studio e il lavoro usando i colori
  7.  Dal semplice colore giallo paglierino e di forma quadrata, i Post-it oggi sono disponibili in
    57 colori, 27 dimensioni e 20 fragranze.
  8. Nel 2016, l’inventore Alan Amron fece causa alla 3M per 400 milioni di dollari, sostenendo la paternità dell'invenzione dei Post-it che, secondo quanto affermava, aveva ideato nel 1973 sotto il nome di “press-on-memo” che prendeva ispirazione dall’attaccare note sul frigorifero con i chewing-gum.
  9. I Post-it sono diventati anche delle opere d'arte come la scultura 3D fatta da 30.000 Post-it dell'architetto giapponese Yo Shimada.
  10. I Post-it fanno parte della cultura pop e ne sono un esempio i numerosi film e serie tv in cui sono menzionati, come in un episodio di Sex and the City, dove Carrie Bradshaw viene lasciata da Big con un iconico foglietto quadrato attraccato al suo PC; o come in Grey’s Anatomy, dove un Post-it è stato usato per scrivere i voti nuziali dei protagonisti Meredith e Derek.
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