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Streeteat HOM, la casa mobile che si trasforma per condividere arte, cibo e musica

Nel futuro post-Covid il modo in cui parteciperemo alla vita sociale sarà molto diverso rispetto a prima. Streeteat HOM è il progetto di una casa itinerante trasformabile nata per condividere innovazione, arte, cultura, cibo e musica, per ripensare gli spazi puntando su rigenerazione sociale, urbanistica, innovazione tecnologica e tempo libero.
A cura di Clara Salzano
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Come saranno gli uffici post Coronavirus? Come si tornerà a lavorare dopo la pandemia? Come saranno le riunioni di lavoro? E i meeting? Sono solo alcune delle domande che si pongono nel mondo del lavoro in questa fase post pandemica. Nel futuro post Covid sicuramente cambierà il modo in cui partecipiamo alla vita sociale e sta emergendo tra i designer la necessità di ripensare i luoghi di aggregazione. Nasce Streeteat HOM, uno spazio accogliente, mobile e innovativo dove aziende, artisti, ristoratori, musicisti possono incontrarsi raccontarsi.

Streeteat HOM è un progetto di Streeteat, l’app che ha portato lo street food oltre la strada: "Streeteat HOM è un nuovo concept di food location su 4 ruote che abbraccia i principi della Eatlosophy, un innovativo modo di vivere il cibo esplorando un territorio senza perdere il calore di sentirsi a casa.", spiega Giuseppe Castronovo, CEO e founder di Streeteat, “Immaginiamo un congresso, una convention o un evento aziendale: prima centinaia di persone prendevano treni o aerei per partecipare a questo tipo di occasioni formative e di aggregazione. Attraverso HOM, questi eventi possono tornare a vivere in una forma nuova, itinerante, per permettere ai professionisti di formarsi nella propria città, in posti all’aperto e in totale sicurezza. Per non parlare poi di spettacoli, mostre e in tutti quegli eventi in cui il cibo è l’elemento di aggregazione per eccellenza.”

Un nuovo modo di vivere la socialità si afferma con Street HOM. Per la prima volta si sfruttano gli spazi all’aperto per rendere itineranti e sicure iniziative culturali, conferenze e spettacoli e, perché no, veri e propri ristoranti. Il piccolo contenitore è progettato per essere trasformabile e versatile. Grazie ad una pedana che può essere sia coperta che scoperta, può diventare una sala riunioni all'aperto o un palcoscenico. All’interno è presente una cucina professionale e al piano superiore una terrazza con un tetto, semitrasparente, che diventa una lanterna illuminata dove poter allestire mostre, ospitare speech o fare musica.

HOM si pronuncia come la sillaba “om” perché costituisce uno spazio pieno di armonia dove ci si sente sempre i benvenuti grazie alla sua capacità di trasformarsi in base alla funzione, dagli eventi culturali e aziendali alle attività di branding, dai catering ai family day, fino ai road show. Streeteat HOM segue infatti i principi della sua "Eatlosophy, una nuova filosofia del cibo basata su quattro pilastri: innovazione, cultura, condivisione e sostenibilità.", continua Giuseppe Castronovo, "L’Eatlosophy, dunque, è un nuovo modo di vivere il cibo che diventa un’esperienza di condivisione e socializzazione totale, ma senza mai perdere il calore di sentirsi a casa, ovunque. Al centro di tutto ci sono le persone e il benessere che queste traggono da momenti di condivisione generati dal cibo".

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