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Su il sipario al Nuovo Teatro dell’Opera di Firenze

Il Nuovo Teatro dell’Opera di Firenze debutta con un grand Opening Gala ma i lavori di completamento non vedono ancora la fine.
A cura di Clara Salzano
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Al sontuoso Opening Gala che ha inaugurato il Nuovo Teatro dell'Opera di Firenze, il 10 maggio 2014, c'erano davvero tutti, anche il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano accompagnato sia dal premier Matteo Renzi, sia dal ministro del Mibac Dario Franceschini. All'inaugurazione il direttore Zubin Mehta ha dato il benvenuto ai fiorentini e al pubblico di tutto il mondo con uno spettacolo in cui opera e balletto si sono alternati compenetrandosi, l'Otello di Verdi/Gregory Kunde con La Valse di Maurice Ravel coreografata da Davide Bombana e interpretata dai danzatori di Maggiodanza. La nuova struttura ospitante, che va a sostituire definitivamente il Teatro Comunale di Firenze come sede del Maggio Musicale, è stato pensato come un ampio complesso culturale di livello europeo, il Parco della Musica e della Cultura appunto, all’interno del quale sono inseriti i volumi imponenti degli auditorium e dei servizi connessi con le importanti preesistenze (Leopolda) sino a costituire una nuova centralità urbana dedicata alle attività culturali e musicali, dando allo stesso tempo risposta a un programma funzionale e simbolico complesso.

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Dopo aver ricevuto una sovvenzione di 150 milioni di euro per il 150° anniversario della Repubblica Italiana nel 2011, l'Opera House era in grado di avere la sua inaugurazione in onore di quella celebrazione, ma la cattiva gestione locale dei fondi e la crisi economica globale hanno causato notevoli ritardi al completamento. Il Nuovo Teatro dell'Opera di Firenze è realizzato su di una parte della città, finora marginale della città, chiamata oggi ad ospitare importanti e prestigiose istituzioni pubbliche, che separa la Firenze “verde” dalla Firenze storica e centrale. É il più all'avanguardia d'Europa con tre sale che possono funzionare simultaneamente: la Sala Grande ha una capienza di 1800 posti, l'Auditorium di 1000 posti e l'Anfiteatro sul tetto di 2000 posti all'aperto che si apre su un panorama mozzafiato della città.

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"Nel nuovo progetto ci siamo sistematicamente adoperati per superare la falsa dialettica tra antico e nuovo, tra classico e moderno, nella convinzione che l’architettura possa riconquistare il confronto con il contesto e con la storia al di la dei linguaggi, attraverso la capacità di ricontestualizzazione operata attraverso i materiali, i colori, le trame. Il marmo cipollino che riveste le volumetrie del nuovo complesso teatrale; il cotto smaltato della grande “lanterna urbana” della torre scenica; l’oro utilizzato per le pareti curvate del grande e monumentale Foyer sono tutti materiali, trame, colori appartenenti alla tradizione storica dell’architettura medicea", spiegano gli architetti Arlotti, Beccu, Desideri e Raimondo di ABDR architetti associati che si sono occupati della progettazione del Parco della Musica e della Cultura.

Attraverso una sequenza graduale di giardini sopraelevati, piazze e terrazzi, lo studio romano ABDR è riuscito a creare un superlativo elemento di congiunzione tra le diverse parti della città. Il principio progettuale è ispirato a una chiarezza architettonica: una sorta di ampio basamento, una zoccolatura inclinata dove sono inserite le due grandi sale da musica e l’enigmatico volume della torre delle scene. La forma delle sale è concepita come in uno strumento musicale nell’obiettivo di assicurare la migliore risposta acustica. Altro aspetto unico del nuovo Teatro Lirico di Firenze è dato dalla flessibilità dimensionale del palco in grado di ospitare rappresentazioni teatrali con profondità di scena doppia rispetto alle dimensioni consentite dai tradizionali teatri italiani ed europei.

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La fruibilità del Nuovo Teatro dell'Opera di Firenze, con i suoi grandi spazi, non è relegata alla sola temporalità degli spettacoli, ma è estesa all’intero arco della giornata, delle stagioni e dell’anno. Le sue gradinate di “pietra” sono concepite come veri e propri “salotti urbani” alternati a porzioni trattate a piccolo giardino, offerti all’uso continuo e libero del pubblico: un luogo accessibile anche di giorno, dove bookshop e caffetteria sono sempre aperti, dove le famiglie possono passeggiare, leggere, fare jogging, venire con gli amici o con il cane, camminare attraverso le fontane, i giochi d'acqua, visitare il museo a cielo aperto ideato dal genio del Premio Oscar Dante Ferretti che con delle bacheche dislocate nel parco e nella piazza antistante, la più grande di Firenze e una delle più grandi d'Italia, permette immediatamente di identificare il luogo come una "fabbrica" di spettacolo e di musica. Il Nuovo Teatro dell'Opera di Firenze, seppur non ancora completato, è già un punto di riferimento per i fiorentini e per i turisti.

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