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The Rainbow Tree, la torre colorata d’arcobaleno con le più belle piante delle Filippine

Sembra un Bosco Verticale ma si trova nelle Filippine ed è stato progettata da Vincent Callebaut Architectures. Il suo Rainbow Tree è decorata con le più belle essenze vegetali delle vicine foreste tropicali vicino alla città di Cebu, nelle Filippine. 3.000 piante e arbusti disegnano sull’edificio una spirale fiorente nei colori dell’arcobaleno.
A cura di Clara Salzano
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Vincent Callebaut Architectures ha immaginato per la città di Cebu, nelle Filippine, una torre decorata da oltre 30.000 piante, arbusti e alberi tropicali che disegnano sulle facciate una spirale fiorente nei colori dell'arcobaleno. Si chiama Rainbow Tree ed è una foresta verticale, simile al Bosco Verticale di Stefano Boeri, che porta una ventata di freschezza nel cuore del Cebu Business Park, un quartiere costruito principalmente in cemento e acciaio.

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The Rainbow Tree prende il nome da un albero iconico e colorato delle Filippine, l'Eucalyptus arcobaleno. L'edificio è realizzato in legno massiccio per ridurre la sua impronta di carbonio dell'edificio. Il legno è l'unico materiale naturale, abbondante nelle Filippine e rinnovabile. The Rainbow Tree è inoltre ricoperto da oltre 30.000 piante verdi provenienti dalle vicine foreste tropicali. La torre è alta 115 metri sviluppati in 32 piani. Il progetto è ispirato alle tradizionali case "Bahay Kubo" di legno di Cebu, una delle isole più grandi delle Filippine, che ospita il principale porto marittimo e il centro economico centrale,

La torre modulare di Vincent Callebaut Architectures è un edificio ad uso misto, con residenze, un ristorante, uno spazio di co-working, una piscina, un centro benessere e fitness e una fattoria verticale. È realizzato con 1.200 moduli prefabbricati di legno lamellare, ciascuno con lati di 4 metri e un'altezza variabile tra 3,2 e 4,8 metri. "La tecnica costruttiva utilizzata consiste nel sovrapporre perpendicolarmente doghe di legno e collegarle tra loro mediante adesivi strutturali, ora organici. Coperto da un rivestimento di assi di cedro bruciate secondo il metodo giapponese ancestrale chiamato Shou-Sugi-Ban, l'edificio ha una migliore resistenza al fuoco, agli insetti che mangiano il legno e ai funghi.", spiega l'architetto. Il progetto integra anche l'agricoltura urbana e le energie rinnovabili, nel pieno rispetto degli stili architettonici locali e completamente autosufficiente da un punto di vista energetico.

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