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Un Labirinto di Vetro: l’esperienza che disorienta

Glass Labyrinth è l’installazione dell’artista Robert Morris che celebra i 25 anni del Donald J. Hall Sculpture Park, l’oasi nel centro di Kansas City.
A cura di Clara Salzano
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Per celebrare il 25 ° anniversario della Sculpture Park Donald J. Hall, l'artista Robert Morris ha presentato Glass Labyrinth, una grande installazione trasparente, costituita da pareti di vetro spessi 1 pollice: un triangolo equilatero con ogni lato da 62 metri, 7 piedi di altezza, costato quasi 1 milione di sterline (£ 968.902, per l'esattezza).

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Per il suo peso e formato gigante ci sono voluti un intero team di persone, tra ingegneri e operai edili, e due mesi per completare l'intero labirinto. L'inaugurazione di Glass Labyrinth segna l'inizio di una celebrazione lunga sei mesi del parco. Il termine "labirinto" indicava sempre soltanto un labirinto unicursale, con una sola entrata e un unico vicolo cieco in fondo al percorso, di forma quadrata o più spesso circolare; questo tipo di labirinto è conosciuto come labirinto classico. Nel dialogo socratico Eutidemo, Platone fa parlare Socrate descrivendo la struttura labirintica del dialogo: "Giunti all'arte di regnare ed esaminandola a fondo, per vedere se fosse quella a offrire e a produrre la felicità, caduti allora come in un labirinto, mentre credevamo di essere ormai alla fine risultò che eravamo ritornati come all'inizio della ricerca, e avevamo bisogno della stessa cosa che ci occorreva quando avevamo incominciato a cercare". Risulta evidente da queste righe come Platone parli di un labirinto unicursale, in cui le uniche due possibilità sono di giungere alla meta o di ritrovarsi al punto di partenza, cioè all'entrata. A differenza dei labirinti recenti, sinonimo di tracciati multiviari, l'installazione di Morris riprende l'antichità con un labirinto, seppur di forma triangolare, costituito da un unico, involuto percorso che conduce inesorabilmente al suo centro; da qui l'esperienza estremamente disorientante.

Nell’antichità il labirinto simboleggiava il caos primordiale e lo sforzo di imporgli un ordine, da qui l'ispirazione di Morris per la sua installazione simbolo della realtà attuale: "Glass Labyrinth riprende i segni preistorici simili a quelli sulle pietre e le pareti delle caverne, antichi miti greci, e metafore cristiane per pellegrinaggio alla città santa di Gerusalemme. Così, trascende il tempo e lo spazio per ricordarci il potere degli archetipi profondamente sentiti. In forma e materia, tuttavia, questo labirinto è una partenza dai più familiari labirinti circolari e rettangolari dell'antichità. Triangolare e costruito con muri di lastra di vetro ricoperto di bronzo, il labirinto fa riferimento al linguaggio della architettura moderna e al design dinamico, trasparente ed elegante".

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