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Una città di crittogrammi: la street art di L’Atlas

Lo street artist L’Atlas, tra i più riconosciuti a livello internazionale, arriva a Milano per sfidare l’osservatore in un gioco sottile di percezioni.
A cura di Clara Salzano
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Labirinti astratti, percorsi tortuosi, lettere nascoste all'interno di linee e geometrie, l'arte criptata di L'Atlas conquista l'Europa. Lo street artist ha iniziato dipingendo i muri e le pareti vuote nelle strade di parigi, negli anni '90. Le sue opere sono come crittogrammi che a prima vista non hanno un facile accesso creando labirinti ed enigmi da risolvere. L'arte urbana di L'Atlas gioca con l'osservatore che difficilmente riesce a distinguere la netta distinzione tra il visibile e l'apparentemente invisibile. Lo street artist, che vive e lavora a Parigi, a studiati la calligrafia cinese, araba ed ebraica in diversi paesi del mondo per riuscire ad arrivare alle sue creazioni. L'arte di L'Atlas è una vera e propria tipografia, bianco su nero o viceversa, unica ed originale, che unisce l'esperienza della strett art all'Astrazione Geometrica, dall’Arte Optical e da quella Cinetica.

Ogni uomo è una bussola indipendente, che si sposta nell’immensa e labirintica carta della città.

Vedo la strada come unità su cui riflettere come un agrimensore sovversivo; ciò che faccio può essere definito “City Art”, in cui sviluppo una filosofia dell’essere-urbano basata sulla riflessione dello spostamento attraverso il tempo.

L’Atlas

L’Atlas a Milano con la mostra CRYPTOGRAMS

Wunderkammern presenta nella sua sede di Milano una nuova mostra dell’artista francese. La personali di L’Atlas: CRYPTOGRAMS si basa su un crittogramma, cioè un testo cifrato o in codice, che non può essere compreso se non attraverso un'interpretazione e traduzione specifica. L'arte di L'Atlas è come un crittogramma. Dopo il 2014 in cui la galleria Wunderkammern di Roma ha ospitato la mostra Transversal, la prima personale di L’Atlas, lo street artist francese torna in Italia con una serie di nuove tele di medio formato, la maggior parte realizzate con spray bianco, nero e su variazioni della scala dei grigi. Il lavoro si L'Atlas è basato proprio sullo studio delle lettere e delle forme. Lo street artist usa per questo il bianco e il nero pin grado di creare una vibrazione ottica nel momento in cui si osserva l’opera. Nella mostra di Milano L'Atlas ha tuttavia introdotto in due opere un colore che, in reazione alla luce ultravioletta, crea un effetto fluorescente. Dopo la Fondation Cartier (2009), il Grand Palais (2009), il Palais de Tokyo (2007) e il Centre Pompidou (2004), la collaborazione con Guerlain La Maison Guerlain (2017), a Parigi, L'Atlas arriva in Italia per sfidare la percezione dell'osservatore con la mostra CRYPTOGRAMS che inaugurerà il 23 novembre 2017 (18.30 – 21.30) nella galleria Wunderkammern in Via Ausonio 1A, a Milano.

[…] la vita è energia ed anche la calligrafia è energia, dipingere è la traduzione dell’energia pura.

L’Atlas

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