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Venezia: gli infiniti disagi del ponte di Santiago Calatrava

Ancora problemi con il ponte di Calatrava a Venezia che d’inverno si ghiaccia: si fanno avanti proposte di coperture temporanee e ipotesi di risoluzione di altri disagi già esistenti come l’ovovia non funzionante.
A cura di Clara Salzano
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Sembra proprio che il Ponte della Costituzione progettato da Santiago Calatrava non voglia smettere di creare problemi alla città di Venezia: già più volte criticato per il complicato attraversamento dovuto alla particolare forma e al materiale della struttura, di recente, con le rigide temperature invernali, i gradini del Ponte si sono ghiacciati rendendo quasi impossibile camminarci sopra senza scivolare. La causa di tale disagio è sicuramente da ricercare nell'utilizzo del vetro per i gradini del Ponte che con l'inverno e l'umidità della laguna si trasformano in pericolose lastre di ghiaccio.

L'ovovia del Ponte della Costituzione
L'ovovia del Ponte della Costituzione

A nulla è servito che la Cassazione italiana respingesse il ricorso dell'archistar contro il risarcimento di 3,8 milioni di euro per i costi nettamente superiori a quelli dichiarati durante la gara d’appalto per la realizzazione del Ponte della Costituzione e per le alte spese di riparazione e manutenzione finora sostenute: la situazione da anni non sembra migliorare, anzi, la spesa pubblica per rendere il Ponte più fruibile lievitano costantemente. Il ponte doveva essere costruito in 456 giorni e ne sono serviti 2052, doveva costare 6,7 milioni (da progetto esecutivo) e la cifra invece è aumentata a 11,6 milioni, e ancora si spendono altri soldi per la messa in sicurezza e per un'ovovia costruita ma non ancora funzionante: un grave danno per le casse di Venezia. Nel novembre 2013, dopo una serie infinita di ritardi, modifiche, collaudi e una lievitazione dei costi che ha portato il prezzo complessivo del dispositivo vicino ai 2 milioni di euro, era stata inaugurata l'ovovia per il trasporto dei disabili e delle persone con problemi di mobilità sul Ponte della Costituzione di Calatrava, che appunto non aveva previsto una struttura già priva di barriere architettoniche. Il procuratore Scarano aveva infatti affermato su Calatrava: "è la figura predominante, ha influito pesantemente sulle scelte operate dall'amministrazione e laddove è risultato carente in fase progettuale, nulla ha fatto in veste di consulente della direzione lavori per ovviare a tali carenze, determinando a cascata ritardi e aumenti dei costi, nonché spese presenti e future di manutenzione".

Fioccano così le ipotesi di modifica del Ponte della Costituzione di Calatrava a Venezia, nell'estremo tentativo di renderlo meno disagevole. L'ovovia infatti, secondo alcuni, potrebbe essere dotata di due ascensori laterali in modo da evitare che giunga fino alla base del Ponte minandone la stabilità. I gradini di vetro potrebbero essere coperti con altro materiale o addirittura sostituiti, secondo il Sindaco. Ma tutte queste proposte, al di là di cercare semplicemente di ricucire i troppi buchi di un struttura progettata e realizzata semplicemente male, non fanno altro che far lievitare i costi di manutenzione e la spesa pubblica, di recente impegnata nel creare appositi cartelli in cui si avverte sulla scivolosità dei gradini del Ponte della Costituzione. Certo d'inverno tutti i ponti di Venezia si ghiacciano ma per le altre strutture basta mettere il sale grosso per rendere le superfici di nuovo attraversabili; sul ponte di Calatrava invece il sale graffia i gradini di vetro, già costati un enormità alle casse comunali per la realizzazione su misura e la loro sostituzione dove danneggiati. E così sui social network imperversano le parodie e le immagini ironiche sul ponte di Calatrava dove in questi giorni ci vorrebbero davvero gli sci ai piedi per attraversarlo, come sarcasticamente hanno dimostrato alcuni manifestanti sul sito di Venessia.com.

Photo credit Venessia.com
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